Un giorno si restaurano mobili, si lavora la creta o si costruiscono oggetti, un giorno si balla o si gioca a calciobalilla. Queste sono alcune delle attività che propone il centro di salute mentale, di via padre Baravalle a Carmagnola. Ne parla il dottor Luigi Ugolini, psicologo, il coordinatore della cooperativa Sirius Social Care che, nell’ambito dell’Asl To5 conta quindici operatori di cui quattro nell’ambulatorio e territorio di Carmagnola. “L’attività di noi operatori è principalmente di animare il centro diurno per riavviare attività socializzanti e riabilitative – dice il dottor Ugolini – Il progetto “Incontriamoci” vede i pazienti impegnati i diversi gruppi, creando contemporaneamente un alleggerimento al carico familiare specie quando la presenza di un familiare con malattia mentale crea senso di solitudine. ìTutto ciò è possibile grazie alla sinergia con medici e infermieri che questo servizio lo svolgono da anni, che ci hanno accolto e facilitato il nostro incontro con l’utenza. Le attività sono suddivise in linea di massima al lunedì con restauro mobili, creta, costruzione oggetti; martedì fitness e arte della pittura; mercoledì relazioni sociali e gestione economica; giovedì ballo e calciobalilla; venerdì musica e cucina con conseguente pranzo insieme. Noi operatori seguiamo 30/40 pazienti non solo in ambulatorio ma anche a domicilio per sostegno alle famiglie e supporto alla quotidianità dei pazienti, vengono offerti interventi educativi, ma anche assistenziali. L’attività degli operatori è finalizzata a evitare o procrastinare eventuali ricoveri che, al di là del costo sociale, hanno notevole impatto emotivo sulla persona”. Riprendendo parte di una lettera inviata al nostro giornale viene indicato che “ci sono persone che avrebbero bisogno di frequentare il Centro di Salute Mentale, ma forse per pudore, non si avvicinano”.
