FAULE– Si è conclusa il 10 ottobre scorso la tradizionale “Festa della Bagna Caöda”, sempre più in evidenza sul territorio, ormai diventata un’istituzione per gli amanti di questo prezioso intingolo piemontese, ora notoriamente faulese per eccellenza, forte anche del marchio collettivo depositato a livello italiano lo scorso anno.
L’evento numero 27 ha coinvolto nuovamente migliaia e migliaia di visitatori da tutta Italia (e non solo) ai pranzi e alle cene sotto la tensostruttura, ma anche ai tanti momenti collaterali proposti. Massimo risultato raggiunto il sabato sera con più di duemila passaggi.
A delinearne un bilancio il presidente della Pro loco Danilo Fenoglio, unitamente con il Comune, rappresentato da Giuseppe Scarafia: «La Festa è andata alla grande. Un successo quest’anno grazie anche al tempo che è stato dalla nostra parte tutti i giorni. Tutte le sere pienone e abbiamo raggiunto nuovamente oltre diecimila commensali. Per quanto riguarda la produzione abbiamo consumato quasi 20 quintali di Bagna Caöda»
Il segreto della riuscita della pietanza è anche rappresentato da alcuni ingredienti madre nella sua preparazione, come l’Aglio di Caraglio, il Porro di Cervere e il Peperone di Carmagnola, quest’ultimo in grandi quantità (18 quintali).
Fujot d’oro assegnato quest’anno al presidente dell’associazione Terre dei Savoia e attuale sindaco di Racconigi Valerio Oderda, novità poi di quest’edizione sono stati gli spettacoli equestri per grandi e piccini.

Un momento dello spettacolo equestre domenicale
Un centinaio infine i volontari intervenuti durante l’intera manifestazione.
Numeri in generale positivi e “ad ampio respiro”, anche in vista delle prossime edizioni.