Giovedì 14 settembre, presso il Teatro Nuovo di Verona, si è tenuta la premiazione della sesta edizione del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza, che ha visto la carmagnolese Sabrina Quaranta aggiudicarsi il secondo posto assoluto e il primo nella categoria under 35.
Il Premio, promosso dall’omonima casa editrice vicentina, è dedicato ai romanzi inediti e ha l’obiettivo di scoprire e valorizzare le nuove voci della letteratura italiana. All’edizione 2023 hanno partecipato circa mille autori e autrici, tra cui è stata selezionata la cinquina dei finalisti: Giulia Bartolini (under 35), Silva Ganzitti, Serena Lavezzi, Francesco Pala e Sabrina Quaranta. I cinque hanno avuto modo di presentare le loro opere nel corso della serata, che è stata aperta e chiusa dall’attore Alessandro Preziosi, il quale ha letto alcuni passi di Remarque e Rilke. A valutare i manoscritti è stata una giuria composta da scrittori, librai, editor, critici e agenti letterari.
Il Premio – che consiste in un assegno di 25000€ e nella pubblicazione da parte di Neri Pozza – è stato assegnato a Francesco Pala per il suo “Itinerarium mentis in Lenin”, basato su un gruppo di comunisti delusi da Stalin che decide di rubare la salma di Lenin e fondare la Repubblica popolare di Leninesia. Al secondo posto, con quattro punti di distacco, si è classificata la carmagnolese Sabrina Quaranta, con il suo “Liberaci dal male”. Sabrina si è aggiudicata anche il premio della Sezione Giovani, dedicato ai partecipanti under 35 e istituito grazie alla collaborazione con il Circolo dei Lettori di Milano: anche “Liberaci dal male”, quindi, verrà pubblicato da Neri Pozza.
Sabrina, che si è diplomata alla Scuola Holden di Torino – è stata collaboratrice del Corriere di Carmagnola ed è al suo secondo mandato da consigliera comunale. Appena tornata dalla premiazione, l’abbiamo contattata per congratularci e farle alcune domande.
Di cosa parla il tuo romanzo, “Liberaci dal male”?
È incentrato sul tema della memoria e della sua inaffidabilità, la storia si si snoda su tre diversi piani che finiscono per mescolarsi e sovrapporsi. La protagonista, Anna, torna nella sua città natale dopo diversi anni e una serie di eventi la spinge e mettere in dubbio alcuni dei suoi ricordi più vividi. Pagina dopo pagina, le sue certezze e quelle dell’intero paese vengono messe a dura prova.
Carmagnola ti è stata di ispirazione per la scrittura?
Direi proprio di sì! Molti luoghi del romanzo sono ispirati proprio a Carmagnola e una parte importante della storia riguarda un Voto alla vergine Maria fatto per scacciare la peste. Sicuramente i carmagnolesi potranno riconoscere molti riferimenti!
Quali aspetti del romanzo hanno colpito la giuria, secondo te?
Penso che sia stata apprezzata particolarmente l’idea di far raccontare la storia a un luogo: infatti il narratore è proprio il paese in cui si svolgono i fatti. uQQuesta scelta è stata ispirata dall’idea che i luoghi possano avere una memoria molto più esatta e affidabile di quella umana.
Con gli altri finalisti si è creata solidarietà o competizione?
Ci siamo conosciuti di persona solo il giorno della premiazione, ma fin dal primo momento ci siamo trovati benissimo insieme. Condividere questa esperienza con persone che hanno la mia stessa passione è stata forse la cosa più bella in assoluto. Non c’è mai stata rivalità, ma curiosità e supporto reciproco: ci siamo raccontati i nostri romanzi e le nostre esperienze precedenti e ci siamo anche promessi di rimanere in contatto e rivederci presto!
Ora cosa succederà?
Il romanzo verrà pubblicato da Neri Pozza. Ovviamente prima dovremo lavorarci insieme per editarlo e completare tutti i passaggi necessari, ma al termine di questo percorso si potrà trovare in libreria. Non vedo l’ora!