Tinto, al secolo Nicola Prudente, conduttore radiofonico e televisivo Rai, al quarto anno in Fiera da presentatore “padrino” della manifestazione, ci esprime un personale bilancio sulla Fiera appena conclusa.
«Sono felice e triste allo stesso tempo, un po’ come i peperoni in agro – dolce, con i suoi due differenti sapori, ma non solo. Felice perché festeggio a due giorni dalla chiusura della manifestazione il mio compleanno (ieri,12 settembre), molto probabilmente con una bella torta colorata. Triste invece perché finisce la settantaquattresima edizione della Fiera Nazionale del Peperone, quindi dovrò aspettare un anno per tornare alla nuova edizione. I peperoni sicuramente li rimangerò prima, anche perché vi aspetto prossimamente nel mio programma che andrà in onda su Raidue, “Pizza doc”, in cui gli stessi peperoni di Carmagnola finiranno su una pizza. Tra un anno tornerò quindi in piazza Sant’Agostino, abbracciando i moltissimi amici che ci sono qui. Quest’edizione è andata benissimo! Delle cinque tipologie di peperoni, il mio preferito è il Tumaticot, ma apprezzo anche tutte le altre. Se dovessi invece trovare personalmente un mio difetto è che l’unica cosa che non riesco ancora bene a dire, non essendo piemontese, è l’espressione “Doi povron bagnà ant l’euli”, Uno dei momenti migliori e storici di questa Fiera è invece quando la domenica, nel primo weekend di festa, arrivano tutti i contadini al mattino presto a portare le varie tipologie di peperone, quest’anno si è tenuto anche con successo il concorso del “Peperone Urbano” con tantissimi bambini e famiglie che vi hanno partecipato. Insomma, il peperone mette allegria!».

Rifacendosi al suo programma televisivo di successo, andato in onda su Raiuno per tutta l’estate, “Camper in viaggio” (in compagnia di Roberta Morise, in visita di tutte le bellezze paesaggistiche e culturali della nostra Italia), gli proponiamo un’idea e cioè che siamo pronti a scommettere che nel 2024 alla Fiera ci verrà proprio in camper.
«Questa è una bella battuta! Potrebbe davvero essere un’idea, anche perché qui di chilometri se ne fanno tanti, perché devo partire sempre da piazza Sant’Agostino e andare ogni giorno in albergo. Potrei utilizzare anche il camper tra un cambio palco e l’altro nel cosiddetto backstage e qui all’interno scrivere la scaletta, ripassare… bello spunto in chiave 2024!».