L’ospedale cittadino di Carmagnola torna ad essere nel mirino di tagli e riduzioni di servizi, con la giustificazione sempre valida dell’ottimizzazione delle risorse disponibili ma che vanno a colpire solamente la gente comune. L’Asl To 5 ha deciso di chiudere definitivamente il pronto soccorso del San Lorenzo negli orari notturni. Ancora non c’è una data chiara della nuova organizzazione che sarà, ma i tempi saranno comunque stretti: dopo la Fiera addio alla possibilità di appoggiarsi di notte al pronto soccorso carmagnolese. Chi ha bisogno urgentemente dovrà chiamare un’ambulanza e farsi portare a Moncalieri. L’azienda sanitaria ha giustificato la decisione spiegando che in questo modo “si ottimizzano le risorse, visto che il quelle ore ci sono pochi passaggi e si limitano così anche i medici a gettone”. Questione di soldi, né più e né meno, che per Carmagnola sembra sia sempre un problema. Dieci anni fa si combatteva per la chiusura del punto nascite.
La chiusura notturna permanente del Pronto soccorso era nell’aria da tempo, sebbene le smentite di facciata. Il sindaco Ivana Gaveglio ha già chiesto un incontro con il direttore generale dell’Asl, Angelo Pescarmona: “Ho inviato una lettera ufficiale, in cui vorrei anche la presenza dei direttori dei servizi attivi al San Lorenzo per un confronto su prospettive future. Voglio essere costruttiva, ma è chiaro che non sono contenta”. Si aspetta di capire cosa farà la Regione, se farà qualcosa. Alla vigilia delle elezioni, colpire in questo modo il territorio non è il massimo per una zona della provincia di Torino dove il centrodestra ha ottenuto importanti risultati negli ultimi anni.