Domani sera, ore 21, all’ex Mendicità di via Lomellini la festa in suo onore, in occasione della proiezione del film del Cai, proiettato dal cinema Elios, “Le otto montagne”
Proviene da Carmagnola il talento indiscusso di Mattia Gianotti, che recentemente ha ottenuto il quinto posto assoluto ( e il quarto nella categoria sotto i 40 anni, la U40) nella disciplina dell’Iron bike.
Si tratta della gara di mountain bike per definizione e nel concreto “più dura al mondo”, tenutasi dal 24 dal 24 al 29 luglio scorso con partenza dalla Valle Gesso, precisamente da Entracque, con destinazione finale Sauze d’Oulx.
Tappe tutte montane quindi, che prevedevano in tutto circuiti con in generale più di 25mila metri di dislivello, toccando i traguardi del Rifugio Fauniera, Revello, Prarostino, Prali, Villaretto (in Val Chisone), Oulx e quello finale di Sauze d’Olx. Solo nove gli italiani impegnati in questi percorsi di gara su 70 partenti complessivi. Una cinquantina, invece, sono stati gli effettivi ad arrivare fino in fondo, dato l’alto tasso di difficoltà.

Mattia è un atleta di 31 anni di professione geometra tecnico commerciale, che, a bordo della sua bicicletta, ha dunque recentemente mostrato con profondo orgoglio, sacrificio e tanta preparazione atletica pregressa, un talento secondo a nessuno. Nell’anno 2023 il ciclista, impegnato in gare dal 2018, ha anche vinto il titolo di campione regionale XC nella categoria M1 della Federazione Ciclistica Italiana.
“Durante la manifestazione sportiva dell’Iron bike ho affrontato per una settimana un’esperienza faticosa, ma straordinaria, dormendo la notte in tenda, sistemando la mountain bike dal punto di vista meccanico e talvolta portandomi la bici in spalla in alcuni tratti di percorso impervi, tra salite e discese impegnative.- ha spiegato Mattia – Ogni giorno il percorso era tracciato con fettuccine e segna-bombolette e nel minor tempo possibile ho pedalato cercando di ottenere il massimo obiettivo. La competizione prevedeva 560 km complessivi, con una media quindi di 80 – 100 km percorsi al giorno“.

Le sue reazioni dopo questo prestigioso risultato: “In questa competizione ero concentrato sulle varie gare e quindi non potevo alleggerire un attimo il ritmo. Volevo andare bene. Nel 2021 feci già l’Iron bike e fui diciassettesimo assoluto, quest’anno ho ottenuto uno storico traguardo. Se gareggerò anche nel 2024? Ogni anno dico di no, poi però tra mille variabili decido se affrontare o meno l’Iron … vedremo. Ringrazio ovviamente la famiglia, i ciclisti carmagnolesi che mi hanno supportato in tutta quest’avventura, sapendo cosa andassi ad affrontare. Un grazie anche a Sergio Groppo della Cicli Groppo, sempre gentile, preparato e disponibile nei miei confronti“.