Matteo Cappello, capitano e bandiera del San Bernardo Carmagnola, dice addio al calcio giocato.
Il centrocampista classe 1982 con la partita vinta contro il Giaveno Coazze di domenica 7 maggio haappeso gli scarpini al chiodo. Il giocatore ha vestito per 17 campionati di fila la maglia biancorossa.
Per Cappello, il San Bernardo ed il campo sportivo della frazione carmagnolese sono stati una seconda casa che lo ha accolto sin da bambino e che lo ha visto crescere. Con indosso la casacca biancorossa, Matteo Cappello ha affrontato tanti avversari e tante battaglie sul campo diventando un leader dello spogliatoio e un punto di riferimento per i compagni di squadra e non solo.

Matteo Cappello, quali emozioni ha vissuto nella sua ultima partita della carriera?
«E’ stata una giornata intensa e bellissima. Non mi aspettavo tutto questo clamore intorno a me. Quella che ha preceduto la partita è stata una settimana particolare, caratterizzata dagli ultimi allenamenti e dall’ultima partita. Sono andato al campo prestissimo perchè non riuscivo a stare a casa. La squadra ha giocato una grande partita contro un avversario come il Giaveno Coazze, desideroso di fare punti per concludere il campionato con il miglior piazzamento possibile per poter giocare in casa la gara dei play-out. Abbiamo vinto con un largo 7-1 segnando tutte reti bellissime. Sono molto soddisfatto anche per aver segnato anche il mio ultimo gol in carriera al termine di una splendida azione corale».
Il suo futuro sarà ancora nel mondo del calcio?
«Ancora non ho deciso, voglio prendermi un periodo per riflettere. Prima di decidere di smettere ho cambiato idea almeno dieci volte prima di giungere alla conclusione che ogni cosa ha il suo tempo. La mia carriera di calciatore l’ho vissuta mentalmente da professionista e ho bisogno di staccare un po’ prima di decidere se continuare nel mondo del calcio con qualche altra veste».

Qual è il bilancio dell’ultima stagione con il San Bernardo?
«Verso il giro di boa abbiamo vissuto il momento più difficile della stagione in cui siamo stati risucchiati in zona play-out, anche a causa dei numerosi infortuni che hanno condizionato le nostre prestazioni. Dalla quarta partita del girone di ritorno in poi, però, abbiamo ripreso ad inanellare risultati positivi e ci siamo piazzati ad un più che soddisfacente sesto posto nel girone E di Prima Categoria».