L’accusa di turbativa d’asta nei confronti dell’assessore e vice sindaco di Carmagnola, Alessandro Cammarata è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari di Asti. La disposizione del procedimento è del 28 febbraio, in seguito alla richiesta datata 11 luglio 2022 da parte dei pubblici ministeri. L’accusa che veniva mossa a Cammarata è quella di aver favorito la vendita dell’ex macello comunale, comunicando ai vincitori della gara l’importo da indicare per aggiudicarsi l’area. Ieri il vice sindaco, in una conferenza stampa in municipio, ha voluto raccontare la vicenda e togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa.
“Tale indagine – spiega -, ha portato a non procedere poiché, come documentato, non ho mai veicolato comportamenti illegali. Alcuni consiglieri comunali avevano chiesto le mie dimissioni o la remissione di alcune deleghe a me affidate dal Sindaco, sebbene la mia azione amministrativa si sia sempre basata sui valori della onestà, trasparenza, legalità. ingrazio gli organi inquirenti per il lavoro svolto e le forze dell’ordine per le indagini effettuate, come sempre ho fatto da quando sono partite le indagini. Ringrazio il mio Sindaco per aver sempre creduto nella mia onestà e per essermi stata sempre vicino”.
Cammarata ha ricordato di come tutto sia iniziato da una lettera anonima: “L’ennesima, che ha cercato di gettare fango sulla mia persona. Come ben sapete, visto che qualche giornale ne ha pure pubblicate alcune, da anni sono stato oggetto di lettere anonime tese a screditare la mia azione politica, e sono sempre più convinto che tale azione sia riconducibile alla mia posizione riguardante altri processi in corso, processi che mi vedono parte offesa. Viene da pensare se le associazioni criminali, quando non riescono a colpire direttamente lo facciano in altro modo, con lettere anonime, con sussurri che cercano di infangare la reputazione di chi non cede alla collusione e alla connivenza con i delinquenti. Gli organi dello Stato bene fanno comunque ad indagare a 360 gradi ma non nascondo il disagio che provo perché sono sempre più convinto che il gioco di chi periodicamente invia queste lettere non si fermerà. La domanda che mi faccio e porgo anche ai presenti è questa: dobbiamo solo sempre subire o insieme si può denunciare questa situazione così anomala che si sta verificando nei miei confronti? Qual è il limite di credibilità delle lettere anonime, quando le stesse, riprendendo spesso gli stessi argomenti, sono inviate con un certo accanimento sempre nei confronti di una stessa persona, a partire dal momento in cui diventa assessore di questa città?-Siedo in Consiglio comunale dal 2006, perché prima non sono mai stato attenzionato da questo genere di fango? Sono forse una persona scomoda per qualcuno? Sono sotto scorta dal 2018 e mi sento di portare all’attenzione di tutti in questa sede quanto sia diventata improvvisamente “diversa” la mia vita e quella dei miei famigliari fino ad ora. Dà forse fastidio anche questo? Se l’intenzione di chi periodicamente invia tali lettere è quella di stancarmi, di farmi fare un passo indietro, si sbaglia. A tutti i cittadini di Carmagnola dico questo: io non mi faccio intimidire, come non mi sono fatto intimidire quando sono stato oggetto di atti criminali gravissimi. Vado avanti”.
“Non ho mai dubitato neanche un attimo dell’onestà di Alessandro Cammarata perché il suo impegno quotidiano al servizio antimafia presso il mio assessorato è la miglior è testimonianza del suo profondo senso di legalità. Auspico quindi, anche a fronte di questa recente archiviazione, che i tentativi anonimi di infangarne l’onorabilità non trovino alcun spazio presso le istituzioni politiche quanto giudiziarie” lo dichiara l’assessore della Regione Piemonte, Maurizio Marrone.