Parafrasando uno dei più famosi motti di Cetto La Qualunque (alias Antonio Albanese) potremmo pensare che a Carmagnola è proprio il caso di dire “Chiù Poli per tutti”. Infatti la nostra città si sta trasformando pian piano dalla “Città del Peperone” alla “Città dei Poli” e per poli non intendiamo principi fisici che coinvolgono leggi del magnetismo, ma poli industriali di cui la Grande Distribuzione Organizzata ha sempre più bisogno. In questi giorni sono stati resi noti i “numeri” del nuovo Polo Logistico Conad che nascerà nei prossimi mesi a fianco di quello della Lidl.
Un centro molto importante e molto più automatizzato (avrà un magazzino automatico alto 30 metri come un palazzo di 10 piani) che si spera porti qualche posto di lavoro in più ma che di sicuro farà aumentare il traffico veicolare e dei mezzi pesanti in città, almeno fino a quando non sarà costruita la nuova tangenziale che collegherà la zona della Teksid alle Due Province. Un’opera che per ora è ancora nei mouse dei progettisti e nei meandri della burocrazia.
Il nuovo Polo Logistico Conad doveva essere costruito a Fossano, infatti già nel 2021 l’insediamento doveva sorgere sull’area dell’ex Michelin ma poi il progetto si spostò su un’area agricola. Alla notizia erano insorti le associazioni di categoria, Lipu, Legambiente Pro Natura e Italia Nostra e dopo 4 sentenze del TAR alla fine del 2021, l’azienda decise di rinunciare alla costruzione del polo a Fossano, puntando su Carmagnola.
Opera questa accolta molto favorevolmente dall’amministrazione comunale che in diverse occasioni ha sottolineato come questa “predilezione” di Carmagnola per i centri distributivi, sia una “manna dal cielo” per occupazione e opportunità. Infatti, proprio sulle ali dell’entusiasmo per la logistica, dalle carte emerge anche che, sempre in quella zona vi è lo spazio per un nuovo possibile Polo logistico anche se a oggi, almeno noi, non sappiamo se vi è l’interesse alla sua costruzione.
Ma non finisce qua. Infatti sono sempre più fondate le voci che indicano in 8 milioni di euro l’importo sborsato dalla più grande azienda della vendita online che dovrebbe costruire il suo mega polo, sempre in quell’area ma dalla par[1]te opposta dell’autostrada, dove ora sono state seminate giornate e giornate di granturco. “Tutte chiacchere da bar” ha tuonato l’assessore Pampaloni e quindi, per citare un altro slogan molto in voga in questo periodo: “Non succede, ma se succede a chi diremo grazie?”. Chiederemo poi conto all’esponente della Lega. Sul tema del consumo di suolo agricolo, vi segnaliamo l’interessante intervista concessa al Corriere di Carmagnola dal Presidente provinciale della Coldiretti.
Ma il territorio carmagnolese si trova oggi a dover fare i conti con altre due possibili emergenze, dove invece l’amministrazione è fortemente contraria. Una è la proposta di una azienda agricola di Fossano che vorrebbe costruire un nuovo allevamento di maiali con 8.000 capi nelle campagne tra Casanova e Ternavasso. Un allevamento che, come per i Poli Logistici, sarà costruito con tutti i criteri e i permessi necessari, ma che è stato “bollato” dal sindaco di Poirino e da quello della nostra città come “inopportuno”, quasi a sottintendere che i Poli logistici sono “opportuni”. Altro tema che interessa sempre le campagne di Casanova è il Deposito Nazionale dei rifiuti Nucleari, su cui non si conoscono ancora le decisioni degli enti preposti, ma che non hanno ancora abbandonato l’idea che le nostre campagne siano un luogo “papabile” per la costruzione di questo deposito.
Forte e senza ombra di dubbio la netta opposizione al progetto dell’attuale Giunta comunale, ma i festeggiamenti per lo scampato pericolo devono comunque essere ancora posticipati. Insomma tutti vogliono le campagne carmagnolesi e tutti pensano di farci qualcosa che possa produrre ricchezza. Ma qualcuno ha pensato ai cittadini? Qualcuno ha pensato al traffico, al rumore, all’aumento delle polveri, agli odori, ai panorami che cambierebbero inesorabilmente, alla qualità della vita che si verrà a creare? Sembra di no… L’importante è seguire quello che il portafoglio suggerisce e quindi “Chiù Poli per tutti”.