A Savigliano arriva un nuovo centro specializzato nel supporto ad alunne e alunni dai 6 ai 10 anni con fragilità cognitiva, in collaborazione con i dipartimenti di Neuropsichiatria infantile delle rispettive Asl.
Il progetto si basa su dati scientifici secondo i quali il “funzionamento intellettivo limite” si manifesta nel 2,5-7% dei bambini e delle bambine, con una proporzione che varia a seconda dell’età e delle condizioni sociali. Si tratta quindi di migliaia di alunni e alunne (oltre 2.300 solo nel Torinese) che per legge non hanno diritto all’insegnante di sostegno in quanto non esiste una specifica normativa che identifichi la loro condizione come invece accade per la disabilità.
Nel corso della presentazione svoltasi nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione, il presidente Alberto Cirio ha sostenuto che “questa iniziativa significa riuscire a vedere nella nostra società bambini che di fatto non hanno problematiche così evidenti ma che hanno bisogno di essere aiutati per far sì che non rimangano in una situazione di vuoto”.
L’assessore regionale alla Famiglia con delega ai Bambini Chiara Caucino ha evidenziato che “si tratta di un progetto innovativo sul quale abbiamo lavorato anni e che rende il Piemonte all’avanguardia nel sostegno ai minori più fragili, perchè andiamo ad occuparci di un’importante fetta di studenti che prima venivano totalmente ignorati, creando una ‘zona grigia’ dove protagonista era il disagio. Si potranno così aiutare le famiglie ed evitare la dispersione scolastica, le devianze comportamentali e gli episodi di autolesionismo con progetti didattici personalizzati che ci porteranno a salvare tanti destini, perché spesso il fallimento scolastico porta a isolamento”.