Legambiente prende posizione contraria alla possibilità della nascita di un nuovo polo logistico a Carmagnola. E lo fa con una nota molto dura, che ricorda la storia del consumo di suolo in città: “Negli scorsi giorni abbiamo ricevuto segnalazioni preoccupate dai privati cittadini circa la prossima realizzazione di un nuovo polo logistico nel comune di Carmagnola su terreni ad oggi destinati a scopo agricolo. Legambiente, come numerose altre associazioni e gran parte della comunità scientifica internazionale, da anni si batte per il contrasto al consumo di suolo. In Italia i dati sono allarmanti: il paese ha una copertura artificiale della propria superficie del doppio della media Europea e, con l’accelerazione avvenuta negli ultimi due decenni, si è raggiunto il picco di consumo di suolo pari a 8 metri quadrati al secondo. Carmagnola nel 2020 ha conquistato il triste podio quale terzo comune in Piemonte per consumo di suolo con 15 ettari consumati in un solo anno. La realizzazione del Polo Logistico LIDL e di altri interventi di privati e aziende sul territorio comunale hanno contribuito a questo “risultato” alle spalle delle sole Novara e Trecate”.
In merito all’insediamento di un ulteriore Polo logistico sul suolo carmagnolese l’associazione ha interpellato l’Amministrazione comunale “Abbiamo appurato – spiegano da Legambiente -, che sono già state realizzate due Conferenze dei Servizi in relazione al progetto citato, la seconda delle quali lo scorso 25 novembre. Il progetto risulta in una fase già piuttosto avanzata, le compensazioni ambientali previste secondo Legambiente non si possono ritenere adeguate ed inoltre all’interno dei documenti viene addirittura ipotizzato di non assoggettare l’intervento alla valutazione ambientale strategica. Vogliamo che Carmagnola continui ad essere famosa per la Sagra Nazionale del Peperone o vogliamo che diventi nota per la Sagra della marmitta?”
