Intanto è in corso l’edizione numero 26 della “Festa della Bagna Caöda”, inaugurata ieri con un buon pubblico intervenuto e molti consensi e ovviamente la prima cena self-service
FAULE – Insieme al direttivo della Pro loco e al Comune sta coordinando in qualità di presidente associativo la sua seconda personale edizione della classica “Festa della Bagna Caöda” di ottobre (la ventiseiesima da quando è in piedi la manifestazione).
Il giovane Danilo Fenoglio, 23 anni, originario di Carmagnola, ma ora faulese, sembra non volersi proprio fermare, non solo mantenendo i tradizionali appuntamenti di cartello, ma anche introducendo per il futuro nuovi potenziali eventi di paese.
Un anno e mezzo alle redini della nuova Pro loco in qualità di presidente, qual è un tuo bilancio? «Non mi sarei mai aspettato di ricoprire un ruolo del genere e soprattutto per un paese in cui mi sono trasferito da poco. Avevo già partecipato come volontario alle varie feste da tre anni. Siamo partiti l’anno scorso senza sapere nulla, perché voglio anche ricordare che è cambiata completamente la Pro loco, tutto il direttivo, nonchè i cuochi e molti volontari. Come in tutti i casi in cui si passa un testimone i primi mesi ovviamente sono stati difficili, ma ce l’abbiamo fatta e mi posso reputare molto soddisfatto di ciò che siamo riusciti a fare sinora. Siamo riusciti anche ad esempio ad organizzare, per la prima volta nella storia della Pro loco di Faule, una festa per i giovani, il “Faule disco party” lo scorso maggio».
Quale legame intercorre fra la vostra associazione e il Comune? E con le altre realtà?
«Il Comune e tutte le altre associazioni ci hanno dato una grande mano e la cosa è reciproca. Sempre il Comune ci appoggia in pieno e a volte ci dà anche carta bianca come segno di fiducia».
Oltre agli appuntamenti chiave cittadini (Bagna Caöda e Festa del Po) cosa avete in serbo per i prossimi mesi, anche in vista delle festività natalizie 2022 e non solo?
«Al di là delle Feste storiche di Faule, sicuramente proporremo anche altri eventi su tutto l’anno, a partire da serate gastronomiche un po’ alternative, magari per assaporare prodotti tipici di altre zone o prodotti particolari. Poi è ancora in forse, ma molto probabilmente torneremo a festeggiare il Capodanno, programmando un bel cenone al Terlab».
Esistono sinergie anche con gli altri Comuni limitrofi?
«Con i Comuni vicini si è instaurato un bel rapporto di amicizia e di aiuto reciproco. Ci siamo conosciuti poco per volta, ma posso dire di essere contento perché in alcune occasioni di bisogno ci siamo sostenuti a vicenda, anche solo con il semplice scambio di oggetti per la cucina o prodotti. A Carmagnola all’ultima Fiera del Peperone ad esempio abbiamo anche conosciuto la Pro loco del luogo con la quale è nato subito un buon legame».
Vorrete essere protagonisti di altri eventi per esporre i vostri marchi di fabbrica gastronomici, in primis la Bagna Caöda?
«Parteciperemo sicuramente ad altri appuntamenti in primavera. Per ora è in programma una serata con la Bagna Caöda verso fine novembre al forte di Bard, in Valle d’Aosta».