Richiesta dello stato di emergenza per l’intero territorio e dello stato di calamità per l’agricoltura, rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi sono le principali misure che la Regione Piemonte sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi idrica che sta colpendo l’Italia a causa del prolungarsi della siccità.
Le decisioni sono state assunte nel corso dell’insediamento del tavolo permanente voluto dal presidente della Regione per monitorare e affrontare la situazione di emergenza e del quale fanno parte le organizzazioni agricole, i consorzi irrigui, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, le Autorità d’ambito del servizio idrico integrato e l’ANBI (Associazione nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari).
Il coordinamento dell’attività del tavolo, che rimane convocato fino al superamento della crisi, è stato affidato all’assessore all’Ambiente.
Nel Carmagnolese così come in tante zone della regione gli agricoltori sono in difficoltà e la scarsità d’acqua rischia di portare a danni irreparabili