Bottiglia signorile, quelle di un tempo con in rilievo lo stemma della distilleria. Tappo in Legno e sughero per preservare in toto i sapori del prezioso infuso, etichetta che riprende la storia del “cordiale” carmagnolese. Torna ad essere commercializzato in queste settimane l’Hermite, il famoso infuso, che l’Antica Distilleria San Giuseppe, ai tempi produttore anche dello storico «Alpestre», ha dedicato a un prodotto allora definito «cordiale», ma che oggi potrebbe essere definito «amaro».
Partendo dal ritrovamento delle antiche ricette dei frati maristi che molti carmagnolesi ricorderanno per la distilleria di via Gruassa a Carmagnola e per le distese di piante officinali in via Rubatto, che fin dal 1857 hanno dedicato studi approfonditi sui benefici derivati dalla distillazione di erbe officinali, Onestigroup (già proprietario del brand Alpestre) ha ripreso l’antica formula di Hermite, l’amaro di Alpestre. Hermite vuole essere espressione di purezza, tradizione e ricercatezza.
Il prodotto si presenta sia nell’immagine che dal punto di vista organolettico come un perfetto mix di tradizione e modernità. Per apprezzare Hermite, bisogna prima conoscerne la storia.
Tutto ebbe inizio nel 1903 quando l’ordine dei “Frati Maristi”, in fuga dalle severe leggi anticlericali francesi, si insediò a Borgo Salsasio, a Carmagnola. I frati maristi portarono in Italia il loro know-how relativo alla distillazione di erbe officinali.

I loro prodotti, tra i quali spiccava il distillato Alpestre (all’epoca chiamato Arquebuse) si diffusero velocemente nelle case degli abitanti piemontesi poiché ritenuti un portento per la cura di diversi mali. Tra le ricette dei frati è stata tramandata sin ai tempi d’oggi anche quella di un cordiale, Hermite, sempre rigorosamente a base di erbe officinali.
Molti carmagnolesi ricorderanno i simpatici frati che gestivano la grande distilleria di via Gruassa, con le botti di quercia di Slavonia e le famose caramelle all’Alpestre. Liquore che, raggiungendo quasi i 50° alcoolici, veniva anche usato come medicamento (qualche goccia di Alpestre su una carie faceva passare il mal di denti). Ma famosi sono stati anche la Fiammaverde, il Bitter Tiziano, la Menta e il Rabarbaro Alpestre oltre allo storico Hermite, già prodotto a partire dagli anni 30 del secolo scorso. Oggi Hermite si presenta con una veste rivisitata in chiave contemporanea ma che vuole rendere onore e giustizia al grande lavoro dei frati Maristi. Un amaro amabile, dai sentori erbacei marcati ma gentili, proprio come da antica formula, ma con un tocco speciale, infatti l’infuso contiene il 10% di liquore Alpestre.
Assaporandolo, esplodono in bocca il Rabarbaro, la Genziana, la Menta Peperita, l’Arancio dolce e amaro, la China, l’assenzio romano e le tante altre preziose piante che da sempre contraddistinguono i prodotti della distilleria di Carmagnola. Oggi come allora, Hermite è il compagno ideale per chi vuole concedersi un finale perfetto dopo ogni pasto o un momento di meditazione. A breve sarà disponibile nei migliori negozi carmagnolesi.