Un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Alberto Cirio detta nuove, urgenti e mirate misure di depopolamento dei cinghiali, sorveglianza della presenza della Peste suina africana e biosicurezza graduate per le varie zone valide fino al 30 giugno 2022 su tutto il Piemonte.
E’ previsto che il contenimento della specie può essere effettuato, oltre che dagli agenti delle Province e della Città metropolitana di Torino, dagli agenti di vigilanza delle aree protette, dai proprietari o conduttori dei fondi interessati muniti di licenza di porto d’armi, o appositamente incaricati all’abbattimento (tutor), dalle guardie venatorie volontarie e dai cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione, operanti sotto il coordinamento delle medesime amministrazioni. In deroga alla normativa, la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di mezzi per la visione notturna che facilitano la selezione dei capi individuati.
Il problema cinghiali è stato riscontrato anche da diversi agricoltori del carmagnolese, con Coldiretti che più volte ha lanciato l’allarme sulla distruzione delle colture. Coldiretti che plaude all’iniziativa regionale.
Le nuove disposizioni però non fanno contenti tutti. Tra questi, anche gli stessi cacciatori. Enal Caccia infatti sottolinea: “Se la finalità ci vede d’accordo, sono le modalità che ci lasciano alquanto perplessi. Prima di tutto manca la “sorveglianza attiva” nella zona della provincia di Torino.
Nemmeno ci convince la possibilità di cacciare tutta la notte, perché sarebbe bastato estendere la possibilità, così come più volte richiesto, ad almeno un paio d’ore dopo il tramonto, magari arrivando alle 23 o alle 24 visto che gli scienziati esperti della materia ci dicono che a quelle ore crolla il picco di attività dei cinghiali. Avere gente per campi o boschi nel cuore della notte potrebbe generare problemi di disturbo della quiete pubblica, o conflitti con la popolazione, oltre a creare difficoltà per la doverosa vigilanza a queste attività”.