CASALGRASSO – Riaperto ufficialmente, dopo una serie di mesi, il Parco Comunale casalgrassese.
L’annuncio, corredato di foto, riportato sulla pagina Facebook del gruppo di lista ‘Insieme Possiamo’ capeggiato dal neosindaco Gianni Donetto, è stato poi ricondiviso a sua volta sul gruppo virale “Sei di Casalgrasso se…”.
I nuovi arredi del parco giochi destinati ai bambini sono stati resi disponibili dallo scorso 12 febbraio e molti genitori con i propri figli si sono piacevolmente recati nell’area verde che costeggia il Castello comunale. Primo giorno ufficiale di una “nuova vita sociale green”.
Oltre a una riqualificazione della zona verde, sono state effettuate opere di manutenzione straordinaria e sono stati installati nuovi giochi per bambini e attrezzature inclusive, che hanno richiesto una spesa di quasi 95 mila euro.

I cittadini potranno inoltre ammirare l’edificio ottocentesco del Palazzo Comunale, un castello tornato agli antichi splendori, grazie a una serie di interventi supportati anche da un recente bando voluto da Governo e Regione Piemonte.
Il finanziamento complessivo di 250 mila euro (200 mila euro a fondo perduto da parte della Regione, mentre 50 mila euro come cofinanziamento ad opera del Comune) è stato utile quindi per la riqualificazione del primo piano del Palazzo Comunale.
Poi tra le altre operazioni sono avvenuti la sostituzione di tutti i suoi serramenti (41 mila euro) e il rinnovo conservativo dell’androne delle scale del palazzo. Precedentemente si è anche provveduto al recupero del porticato esterno del Castello e si interverrà ancora con un intervento di impermeabilizzazione dell’intera struttura.
«Grazie all’abile mediazione della responsabile dell’ufficio tecnico Marina Bordese – ci precisava qualche tempo fa il sindaco Donetto – siamo riusciti ad aggiudicarci un bando regionale sul recupero degli edifici pubblici storici. Abbiamo quindi ottenuto con parere favorevole un cofinanziamento, presentando opportunamente nei tempi il nostro progetto preliminare ed esecutivo dei lavori al palazzo comunale. Ci siamo infine impegnati a partecipare ad un bando europeo, indetto dall’Unesco, per ottenere nel caso altri contributi a fondo perduto per il possibile completamento di restauro, rimasto incompiuto, del resto del palazzo».