Il 2022 è iniziato con due eventi che condizionano e condizioneranno il nostro Paese nel suo futuro: il continuo aumento dei positivi al Covid-19 e la prossima elezione del Presidente della Repubblica Italiana. Per quanto riguarda il nuovo Presidente della Repubblica si vedrà a fine gennaio come andrà a finire.
A oggi c’è un solo candidato, quello del centro destra unito: Silvio Berlusconi. Il cavaliere, 85 anni, non vuole mollare la presa ed è riuscito a far convergere su di sé tutte le attenzioni di una destra che non ha troppi galli nel pollaio. Una possibilità, quella di Berlusconi Presidente della Repubblica, legittima, e che è in fondo permessa da centro sinistra e Grillini. Infatti, come ha scritto il direttore del La Stampa di Torino, in un suo editoriale: “Pd e Cinque Stelle non possono limitarsi a ripetere che la candidatura di Berlusconi è “divisiva”. Il punto non è questo. Negli annali della Repubblica ci sono stati diversi presidenti “divisivi”, perché di “parte”.
Occorrono candidati alternativi, di prestigio e di alto livello costituzionale da opporre a Berlusconi. Perché nel segreto dell’urna, e con Senatori e Deputati a ranghi ridotti per i tanti positivi al Covid, potremmo ritrovarci nelle aule dei tribunali italiani la foto del Cavaliere già ad inizio febbraio. Vedremo come andrà a finire, anche se sembra che gli italiani siano più interessati all’ondata di positività Covid che in questi mesi sta progressivamente aumentando in Italia. Anche Carmagnola ha superato i 1250 contagi e ha nuovamente tutti i reparti Covid pieni al San Lorenzo. Ed è proprio dall’Ospedale cittadino che arriva un’altra “mazzata” ai Carmagnolesi: i vertici dell’ASLTo5 hanno deciso di chiudere il pronto soccorso dalle 20 alle 8.
Sarà che non ci sono medici a sufficienza (si contagiano anche loro), sarà che occorre far tornare i conti, sarà che politicamente non riusciamo a contare nulla nelle decisioni regionali, fatto sta che a rimetterci sono sempre i cittadini. E così, fino a data da destinarsi, per le urgenze occorrerà andare in altri ospedali, sperando di non aver i minuti contati. Ma in città vi sono altre vicende che vedono la nostra Carmagnola alla ribalta della cronaca.
Domenica 16 gennaio sono di nuovo scesi in strada a Casanova i trattori per protestare contro la possibilità che Carmagnola diventi il sito su cui sorgerà il deposito nazionale delle scorie radioattive. Sembrava, come qualcuno ci aveva assicurato qualche mese fa, che la questione fosse scongiurata, invece siamo ancora in pole position per vedere nei nostri campi un bel blocco di cemento al cui interno riposano tutti gli scarti del nucleare italiano.
Continuano intanto le vicende giudiziarie che coinvolgono i vertici politici locali. È di questi giorni la chiusura della vicenda del ridimensionamento lavorativo di una Dirigente Comunale a cui il giudice della Corte d’Appello ha riconosciuto la validità delle sue rimostranze, condannando il Comune al suo reintegro e al pagamento delle spese processuali, dopo che a dicembre si è conclusa la vicenda delle denunce per presunti falsi illeciti a geometri e dipendenti comunali, cittadini e professionisti carmagnolesi nata nel 2016. La visita venerdì 14 gennaio di un nucleo della Guardia di Finanza, che sembra indaghi sulla vendita dell’area dell’ex Mattatoio, venduti a poco più di 600 mila euro contro una valutazione iniziale di oltre 2 milioni di euro.
Ancora in corso l’indagine dello SPRESAL sulla caduta del soffitto alle scuole elementari del 3° Istituto Comprensivo su una dipendente della ditta che ha l’appalto delle mense scolastiche. Si indaga su responsabilità visto che l’accaduto è successo dopo che vi erano state le sollecitazioni della Dirigente Scolastica e le rassicurazioni dei tecnici comunali intervenuti il giorno prima dell’incidente.
Altro tema che ha fatto molto discutere è lo stop imposto dal Presidente del Consiglio Filiberto Alberto, alla mozione presentata dal centro sinistra per chiedere il ritiro delle deleghe all’istruzione al vicesindaco Cammarata, visto l’avviso di garanzia ricevuto dall’assessore in merito all’inchiesta sulla truffa dei certificati medici falsi ai danni dell’INPS. Appellandosi a motivi procedurali il Presidente ha rigettato la mozione e ora il Centro sinistra ha dichiarato che vuole vederci chiaro e soprattutto vuole capire come mai, quando si cerca di parlare delle vicende di Cammarata, cala il silenzio, anzi l’oblio.
Insomma non ci possiamo lamentare a Carmagnola, in fondo, come qualcuno pensa siamo solo un “persone di campagna”, che però non si fanno mancare nulla. Noi del Corriere, nonostante sia difficile reperire informazioni perché, quando chiedi a qualcuno com’è andata, spesso ci sentiamo dire che “è meglio non dire niente”, continueremo a tenervi informati, nella speranza di poter portare un po’ di chiarezza nelle vicende della nostra città. Questo è il compito di noi giornalisti: informare, anche quando qualcuno non vorrebbe.