CARMAGNOLA – La recente inaugurazione del viale dedicato a Ezio Montersino nel Parco della Vigna porta ancora alla memoria una compianta figura, ma un esemplare atleta per Carmagnola.
Poco prima della sua scomparsa, l’insegnante di arti marziali scrisse un suo personale curriculum vitae che l’avrebbe portato con ogni probabilità ad ottenere il ruolo di consulente della Nazionale italiana di Judo giovanile, con un incarico prestigioso che gli sarebbe stato affidato in federazione a Roma.
Ezio Montersino, carmagnolese nato l’11 maggio 1950, si approcciò al judo nel 1967, incuriosito per le arti marziali e si iscrisse presso la “ Società Dragone “ di Santena che allora era la palestra più vicina sul territorio.

In seguito ai suoi risultati di apprendimento e per il suo talento l’insegnante tecnico Riccardo Landi gli consigliò di recarsi per gli allenamenti presso l’accademia Sugiyama Torino che era la migliore palestra d’Italia, in quanto aveva come insegnante un maestro giapponese, il più qualificato d’Europa.
Essa vantava massimi risultati sia nazionali, sia europei. Il suo inserimento non fu facile avendo di fronte così tanti campioni.

La sua carriera agonistica lo portò a partecipare a decine di gare a livello nazionale ed alcune internazionali, conseguendo ottimi risultati culminati con la convocazione in Nazionale e nel 1973 di diritto con la partecipazione in Inghilterra a Bristol ai “Giochi senza frontiere”. Non solo gare agonistiche, ma tante attività praticate con il suo maestro. Poi fu lui ad insegnare con impegno le arti marziali ai vari allievi per quarant’anni ininterrotti di attività. Un pezzo di storia che rimarrà inalterato nello sport carmagnolese.