CASALGRASSO – MORETTA – “The City of Angels” è il quinto e ultimo libro di una personale serie di opere che rimarca a pieno titolo una passione per il romanzo criminale ambientato a Los Angeles. L’autore è il 38enne morettese, originario di Casalgrasso, Luca Tessarin.
Il ragazzo ci svela, dopo la stesura dei vari “Landed in U.S.A.”, “Dorothy Ratford”, “Riviera Rossa” ,“Le ceneri di un’altra vita” e, appunto, “The City of Angels” se non si sia mai identificato in uno dei personaggi presenti nelle sue storie edite nel corso degli anni: «Sì, in molti e penso che in ogni libro ci sia qualche tratto del mio carattere. E questo non capita necessariamente con il protagonista, a volte mi identifico anche in personaggi secondari, come in “Dorothy Ratford”, dove c’è un giovane poliziotto che è molto simile a me. Nel mio ultimo libro invece è il detective Peter Foster ad avere molte peculiarità del mio carattere e in alcuni casi anche il suo collega e amico Vincent».
La sua nota fama di globetrotter è particolarmente spiccata e fonte di molte esperienze vissute, direttamente e indirettamente, poi riversate nella narrazione. «La mia passione per i viaggi è stata fondamentale nel processo di crescita come scrittore. –prosegue – Nei miei libri infatti l’ambientazione la fa da protagonista, a volte più dei personaggi stessi. Non a caso quattro libri sono ambientati negli Stati Uniti e uno in Costa Azzurra, che sono i luoghi che più amo.
Quanto al periodo del Covid, Tessarin spiega se non sia stato “un freno” sulla concentrazione e sulla stesura del nuovo scritto.
«Il Covid purtroppo ha influito negativamente sulla mia inventiva, infatti io traggo ispirazione viaggiando ed esplorando e lo stare chiuso in casa tutto quel tempo non ha di sicuro giovato alla causa, soprattutto durante i 36 giorni di isolamento che ho dovuto fare a causa della malattia».
Il suo pezzo forte è stato da sempre una pubblicazione da “autodidatta”, con un impatto grafico sulle varie copertine da lui realizzate. In futuro forse nuove scelte editoriali. Nell’ultimo libro, inoltre, qualche affinità e ispirazione con le vicende interpretate in alcuni film di uno dei suoi attori preferiti, il premio Oscar Joaquin Phoenix.

«Amo curare i miei scritti da cima a fondo e la copertina penso sia un elemento molto importante, anzi fondamentale per un libro, basti pensare che è la prima cosa che salta all’occhio insieme al titolo. Finora ho sempre curato personalmente la grafica, l’impaginazione e la pubblicazione dei miei libri e sono soddisfatto, ma ovviamente non escludo in futuro di collaborare con qualcuno. Nell’ultimo libro la copertina è fortemente collegata alla storia, in quanto riporta i due veri protagonisti, ovvero la città di Los Angeles e la ragazza assassinata.
Il cinema è una mia fonte d’ispirazione importantissima, soprattutto quello americano degli anni ’70 e ’80 (la cosiddetta New Hollywood), e lo si può scorgere anche nei miei libri, che sono tutti ricchi di citazioni cinematografiche e aneddoti del mondo del grande schermo. Joaquin Phoenix è di sicuro uno dei miei attori preferiti, insieme a suo fratello, il compianto River.
Di recente mi sono cimentato anche dietro la macchina da presa, realizzando un cortometraggio amatoriale con protagonisti bambini di età compresa tra i 4 e i 14 anni, che vedrà la luce nei prossimi mesi. Ovviamente è una produzione “low cost”, con tutti i limiti del caso, ma sono molto soddisfatto per essere riuscito a curare personalmente le riprese e il montaggio, e soprattutto per l’aver fatto divertire i bambini che hanno preso parte al progetto».
Una parentesi felice e indimenticabile Luca l’ha vissuta con l’esperienza propedeutica avvenuta in passato con i ragazzi delle scuole medie nel raccontare i suoi libri nel 2019, nel periodo pre-Covid.
Il libro, così come tutti i precedenti, è disponibile su Amazon, Lulu, Barnes & Noble, Gardners e altre reti di distribuzione globale.