Nelle compagini calcistiche carmagnolesi è partita ufficialmente la campagna del calciomercato.
Anche il San Bernardo di Prima Categoria, il cui brillante inizio di campionato scorso è stato bloccato dall’emergenza Covid, ha mosso i suoi primi passi per la stagione 2021-22 con l’acquisto dell’attaccante classe ’94 Erik Cagliero. Borghigiano doc, il ragazzo è di casa.
Le parole della società sul profilo ufficiale Facebook: «Erik è un attaccante brillante. Un amico. E, soprattutto, un sanbernardese doc. Il Sanbe riparte e pensa in grande, come sempre. Ed è orgoglioso di annunciare il primo colpo di mercato per la nuova stagione. Più che un benvenuto, il nostro è un bentornato. Dopo gli anni a Carmagnola, Racconigi e Caramagna, Erik (classe 1994) torna finalmente a casa. A vestire una maglia che lo aspettava da tanto tempo. La maglia più bella di tutte: quella del San Bernardo».
Erik Cagliero, ha costruito già come detto una carriera importante tra i dilettanti, più di quanto non dica la sua carta d’identità. Ha fatto tesoro di trucchi calcistici da tanti bravi compagni in passato, da campioni come Gigi Lentini, Roberto Floris o Matteo Sismonda, tanto per fare dei nomi di alcuni quotati bomber o ex bomber.
Cagliero nasce inizia la carriera nel San Bernardo per poi passare al Carmagnola, all’età di 7 anni, in cui gioca fino a 13. Poi il trasferimento alla Stella Azzurra fino al periodo in cui si fece la fusione col Carmagnola, divenendo l’attuale CSF.

Qui Erik gioca negli Allievi fino a 16 anni e successivamente passa in Prima squadra a disputare la Promozione dai 16 ai 21 anni. Successivamente l’approdo all’Atletico Racconigi in Prima Categoria, dai 21 ai 24 anni. Caramagnese in Seconda e, infine, il ritorno al San Bernardo in Prima.
Il ricordo di Erik espresso nel 2-2 esterno di due stagioni fa, nella partita giocata in trasferta con la maglia della Caramagnese in Seconda Categoria (dove peraltro andò in rete) contro quella che ora è tornata la sua amata squadra, il San Bernardo.

Il suo commento presagiva a una volontà di tornare prima o poi nella squadra del borgo e possibilmente vincere. Desiderio esaudito. «E’ stata una gara ricca di emozioni anche perché dentro e fuori dal campo avevo tanti amici. Ero felice di poter giocare una gara seguito da tanti conoscenti interessati. Alla fine il pareggio di 2-2 è stato il risultato giusto. Credo che un giorno potrò approdare al San Bernardo perché è la squadra del mio borgo e perché sarebbe bello vincere con quella maglia».