Nell’oasi protetta del Bosco del Gerbasso di Carmagnola sono arrivate le prime api. La presentazione ufficiale del progetto si è tenuta lo scorso 5 giugno, in occasione dell’evento “SOS – Una giornata per le api“, organizzato da Legambiente Il Platano, in collaborazione con Pro Natura e Comune, al Parco della Cascina Vigna.
«Al momento, abbiamo installato 27 alveari, su un massimo di 40 ospitabili, in una radura riservata, separata dai classici sentieri che tutti noi siamo abituati a percorrere», spiega l’apicoltore Guido Rolfo de “Il Fuco Barbuto“, vincitore della manifestazione di interesse aperta dal Comune alcuni mesi fa, a cui hanno partecipato sei ditte.
«Ho preso parte molto volentieri a questo progetto, voluto fortemente dall’Amministrazione Gaveglio per aumentare la biodiversità del Bosco – prosegue Rolfo -. L’intento principale è usare gli impollinatori naturali come “sentinelle” per monitorare la qualità dell’aria e di conseguenza lo stato di salute del posto in cui viviamo. In secondo luogo, la presenza degli apiari ci consentirà di produrre del buonissimo miele made in Carmagnola».
Il progetto ha una durata di cinque anni e prevede, tra le altre cose, l’organizzazione di attività didattiche e culturali per le scuole, in collaborazione con l’Ente Parco e il Museo Civico di Storia Naturale, e di alcune lezioni di approfondimento, aperte a persone di tutte le età, giovani e senior, da svolgersi o in loco o in sedi preposte.
Ad accompagnare e sostenere l’apicoltore carmagnolese nella nuova avventura saranno la figlia Elisa e il genero Luca Palermo, titolare dell’azienda agricola ColtivaThor.