Troppa è stata la voglia di calcio per aspettare l’inizio della stagione 2021-2022. Così il San Bernardo (Carmagnola), con il passaggio del Piemonte in zona gialla, è tornato in campo per effettuare qualche sgambata di allenamento sotto lo sguardo attento di mister Marco Marocco.
«Appena si è potuto, i giocatori si sono subito mossi per organizzarsi per tornare in campo un paio di volte alla settimana. Talmente è tanta la voglia di riprendere – spiega il tecnico dei carmagnolesi – che al primo appuntamento sono stati ben 20 i giocatori che si sono presentati al campo. Ci siamo divertiti, naturalmente nel rispetto delle attuali norme per contrastare il virus e quindi senza utilizzare gli spogliatoi. Poi tutti a casa entro le 22, orario in cui scatta il coprifuoco».
L’ex allenatore di Usaf Favari e Pralormo traccia quindi un bilancio della sua avventura vissuta fin qui con i carmagnolesi: «Al mio arrivo abbiamo subito vinto il campionato di Seconda Categoria quando nessuno ci credeva visto che le grandi favorite alla vittoria finale erano il Caramagna ed il Val Maira. Siamo partiti bene anche all’inizio della stagione 2020-2021 in Prima Categoria visto che dopo 5 partite stazionavamo nelle posizioni medio-alte della classifica prima che i campionati venissero definitivamente sospesi a causa della diffusione della seconda ondata del Covid».
Il ciclo di mister Marocco al San Bernardo sembra non essere però ancora finito: «Qui c’è tanto entusiasmo e si è creato un bel gruppo di lavoro con dei dirigenti giovani, competenti e motivati. La società mi ha già chiesto la disponibilità anche per la prossima stagione ma non ho ancora sciolto definitivamente le riserve a causa di problemi famigliari e di lavoro. La mia intenzione è comunque quella di rimanere un altro anno per continuare il lavoro con questo gruppo. La rosa andrà rinnovata visto che abbiamo molti giocatori esperti che il prossimo anno avranno tutti un anno in più».
L’allenatore del San Bernardo Carmagnola ipotizza poi come potrebbero essere gli scenari della ripartenza del calcio dilettantistico: «Nelle categorie come la nostra – interviene Marocco – non c’è sicuramente la possibilità di sostenere delle spese per rispettare i protocolli della serie D, molto vicini a quelli dei professionisti. In questo momento il vaccino mi sembra l’unica strada percorribile per poter tornare alla normalità. La speranza è che a settembre ci sia un numero molto elevato di vaccinati. Altrimenti la vedo difficile iniziare la stagione con la certezza anche di poterla concludere».