In futuro visitabile dal pubblico presso la sede di Casa Aughe, prossima alla ristrutturazione, progetto sostenuto da “Octavia”
POLONGHERA – Il Comune di Polonghera, appoggiato nel progetto dall’associazione di promozione turistica e storico – culturale di “Octavia”, di cui il paese fa parte, ha promosso recentemente una riproposizione in miniatura del 1400.
Si tratta infatti di un plastico in miniatura di grande interesse per gli storiografici locali e non solo al primo piano del municipio, nei nuovi locali recentemente ristrutturati.
Realizzatore dell’opera Domenico Colombatto, proprietario del noto Museo del Figurino Storico polongherese che si è avvalso della consulenza dell’esperto Piero Banchio.
«Un lavoro che ha comportato tanta buona volontà, non di difficile realizzazione, ma particolarmente articolato» confessa il settantasettenne ex impresario edile Colombatto.

«La base è in compensato, ricoperta da un particolare gesso, la scagliola e presenta parti sagomate, per definire ad esempio le linee dei fiumi e delle strade. – approfondisce il curatore – Il Po è stato inoltre realizzato con carta stagnola dipinta di blu per esaltarne le ombreggiature. Per il resto ho utilizzato altri materiali come l’acrilico per le colorazioni in verde. Le casette e le barchette sono state invece prodotte in compensato e cartoncino. In questa miniatura non ho rappresentato case civili, ma vi sono principalmente due approdi, il Castello, la Chiesa principale e il mulino».
«La storia di quel periodo fu fatta di saccheggi, devastazioni e lotte fra signorie, fino al 1411. – illustra invece il 75enne ex veterinario ora in pensione Piero Banchio, la “voce storica” – Il paese si trovò al centro delle contese fra i Savoia, gli Acaja e i Marchesati del Monferrato e di Saluzzo. Dal 1357 l’antico villaggio polongherese ha vissuto un periodo tremendo e di riflesso anche quelli circostanti. Nel 1325 i Provana, già signori di Castel Rainero e di Lombriasco acquisirono Polonghera dai Marchesi di Saluzzo. L’assedio al Castello locale da parte del conte Costa e del maresciallo di Francia Busicone permise a loro volta di conquistare il paese, succedendo di fatto ai Provana, che però rimasero proprietari degli altri possedimenti».
Altri elementi all’interno della miniatura dettati dagli antichi documenti:« Strutture per il peso di merci, stalle di sosta, una locanda e una serie di costruzioni. Poi il nostro Po che sfocia nel torrente Varaita, a demarcare i confini tra Casalgrasso e Polonghera, nonchè il bivio del ponte sul Varaita che conduce a Murello».
Il sindaco Gianmaria Bosco, presente anche durante il nostro incontro:« Tra i vari luoghi creati nei minimi dettagli l’antica gabella, un’area di passaggio dei prodotti commerciali, che prevedeva il pagamento di una tassa. Sottratta a Casalgrasso, la gabella era situata nell’antica zona del Pilone del santuario e definiva le rotte lungo la Via del sale, attraverso la navigazione su zattere e imbarcazioni sul Po. In futuro abbiamo programmato di trasferire il plastico nel centro diurno Casa Aughe, una volta terminati i lavori di ristrutturazione e inaugurata la sede».