Sarà in discussione domani, 14 aprile, la proposta di legge regionale per eliminare le restrizioni sulle Slot Machine presentata dal Leghista Claudio Leone, che di fatto cancellerebbe tutte le norme che sono state approvate nel 2016 dall’allora presidente Chiamparino e che sarebbero state recepite dalle diverse amministrazioni comunali.
Legge regionale che ha visto la Giunta Gaveglio essere una delle prime ad attuarla: Slot Machine con orari di apertura ridotti, distanziamento da luoghi sensibili come scuole, oratori e centri di incontro per giovani. Insomma, quella serie di regole rigide che sono state adottate anche a Carmagnola, infastidendo non di poco la “Lobby del gioco d’azzardo” (tanto che fino ad ora questa sembrava una delle motivazioni più plausibili dell’incendio delle auto dell’assessore Cammarata e del vicesindaco Inglese).
La nuova proposta di legge regionale, a firma dell’esponente leghista, è stata al centro di diversi incontri in Regione con le associazioni di categoria che hanno chiesto proprio al Presidente Cirio di discuterne nelle Commissioni in modo da affrontare il problema prima di arrivare in aula. Ma nonostante le rassicurazioni del Presidente del Consiglio regionale Allasia, nei giorni scorsi la stessa è stata calendarizzata nei lavori dell’assemblea regionale, cancellando la possibilità di discussione con le organizzazioni impegnate nel settore per contrastare le patologie legate al gioco d’azzardo.
I numeri del gioco d’azzardo
Uno studio dell’Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte di inizio 2021 ha confermato che la legge regionale del 2016 in Piemonte ha contribuito a diminuire il gioco fisico, le somme giocate e i soldi persi dai piemontesi. C’è anche stata una riduzione dei casi presi in carico dai servizi per le dipendenze e un aumento del gioco online inferiore a quello del resto del paese.
Una realtà, quella del gioco d’azzardo, molto radicata a Carmagnola. Infatti nel gennaio 2018 l’azienda delle dogane e dei monopoli aveva indicato che le 160 macchinette (chiaramente quelle legali) sottraevano ai carmagnolesi 26 milioni di euro l’anno, quasi 1.000 euro per ogni cittadino.
Ora la proposta leghista cancellerebbe tutti gli sforzi fatti per arginare questa piaga sociale. Vi terremmo informati su come andranno le vicende in Regione, certi che anche il Sindaco Gaveglio e l’assessore Cammarata faranno sentire la loro voce.
