Conosciamo le abitudini di lettura dei nostri studenti? È proprio da questo interrogativo che l’insegnante e scrittore Andrea Borgia è partito per realizzare l’inchiesta “Cominciate a leggere: il consiglio degli studenti, per gli studenti”, che ha riguardato in particolar modo la classe 2 C dell’istituto agrario del Baldessano-Roccati di Carmagnola.
Una serie di quesiti, cui gli studenti hanno risposto offrendo pareri spesso concordanti, ma tutti a loro modo unici e rappresentativi. «L’obiettivo dell’inchiesta è stato capire come i ragazzi di oggi percepiscono la lettura ricreativa – spiega Andrea Borgia-, oltre che fornire a più persone possibili mezzi e consigli per approcciarsi in maniera costruttiva a un’attività che restituisce moltissime soddisfazioni e apre a un mondo di crescita individuale sorprendente».
Dall’inchiesta è emerso che i ragazzi prediligono più di un genere e dedicano diverso tempo alla lettura, che va dalla mezzora all’ora al giorno; che alcuni praticano questa attività con costanza, mentre altri sporadicamente, in base agli impegni quotidiani e al carico di studio; che molti hanno iniziato a leggere perché spronati dal contesto scolastico, dai suggerimenti degli insegnanti, ma anche grazie al consiglio di genitori, fratelli e sorelle.
Varie, invece, le motivazione legate al perché si legge. Tra gli studenti, c’è chi ha riferito di leggere “per capire i procedimenti e i meccanismi degli oggetti”; chi per “imparare termini nuovi”; chi per “passare il tempo” oppure “riflettere”. Un altro ha detto che “la lettura è un nutrimento per la fantasia e l’immaginazione”. Un altro ancora che “ogni scritto può servire come aiuto per risolvere i problemi e come fonte d’ispirazione per affrontare determinate sfide nel mondo reale”.
Infine, alla domanda “Cosa diresti per invogliare qualcuno alla lettura?”, la maggior parte dei ragazzi ha risposto “Perché no?”. Un concetto che nella sua apparente semplicità rivela che non esistono in realtà motivi validi per non buttarsi a capofitto tra le pagine di un libro e iniziare a sognare. Provare per credere!
