Riceviamo e pubblichiamo l’augurio di don Dante, parroco della Collegiata, in occasione della Santa Pasqua, indirizzato a gruppi, associazioni, famiglie di Carmagnola
Carissimi tutti, siamo ormai giunti a Pasqua. Anche quest’anno la vivremo portando con noi il il dolore e la sofferenza di tante persone che, per salute o altri motivi correlati alla pandemia, non si trovano in una condizione di piena serenità e benessere.
La croce della pandemia pesa, ma non ci schiaccia perché Cristo è nostro compagno di viaggio in tutte le situazioni dell’esistenza e condivide con noi questa sofferenza.
A tutti e a ciascuno auguro una Santa Pasqua, soprattutto a chi sta attraversando un periodo di dolore, di smarrimento, di supplica. Faccio mie le sempre profonde parole di augurio di monsignor Tonino Bello che vi dono con tutto il cuore come mio augurio personale a voi e alle vostre famiglie…e sempre grazie del vostro servizio alla cittadinanza e della vostra preziosa collaborazione nel campo sociale, aggregativo e sportivo!
“Cari amici, come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi con le formule consumate del vocabolario di circostanza, vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo profondo, con un sorriso senza parole! Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà, che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace! Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”! La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla. La strada vi venga sempre dinanzi e il vento vi soffi alle spalle e la rugiada bagni sempre l’erba cui poggiate i passi. E il sorriso brilli sempre sul vostro volto. E il pianto che spunta sui vostri occhi sia solo pianto di felicità. E qualora dovesse trattarsi di lacrime di amarezza e di dolore, ci sia sempre qualcuno pronto ad asciugarvele. Il sole entri a brillare prepotentemente nella vostra casa, a portare tanta luce, tanta speranza e tanto calore”. – don Tonino Bello
Un cordiale augurio, don Dante