L’ex calciatore, allenatore e osservatore nativo di Carmagnola promosse anche l’italiano Parigini al Torino, Boloca (ora al Frosinone) e segnalò un giovanissimo Modric, bocciato ai tempi dai granata per il fisico
Già giocatore, allenatore, direttore sportivo, dirigente accompagnatore e osservatore, Giorgio Boscarato, agente Fifa classe 1956 di Santena e nativo di Carmagnola, è da una vita nel mondo del calcio.
La sua storia è inevitabilmente legata al Torino: «La passione per i granata – spiega Boscarato, ex centrocampista – mi è stata trasmessa da mio papà che giocava a pallone in cortile con i fratelli Aldo e Dino Ballarin. Da calciatore del Pecetto, ho avuto anche la fortuna di giocare contro Roberto Rosato. Il vice campione del mondo a Messico 1970 all’alba della sua carriera era stato anche allenatore-giocatore del Pino.
In un Pino-Pecetto del campionato di Terza Categoria 1976-1977, io provai a superarlo e Rosato mi fermò e mi fece battere violentemente a terra con il sedere e mi disse di non provare a farlo più con lui. Sono quindi diventato allenatore delle squadre giovanili della Santenese di cui sono stato anche direttore sportivo, sotto la presidenza di Beppe Negro. Le mie idee erano quelle di avvicinarsi più possibile al professionismo e di formare dei calciatori».
La svolta della carriera di Boscarato è stata la chiamata del Torino: «Mi ha contattato Antonio Comi – spiega Boscarato – e negli ultimi anni della presidenza Cimminelli sono stato dirigente accompagnatore della squadra dei 2004 allenata da Ermanno De Maria. Successivamente sono diventato osservatore».
Parigini, Kean ed Edera sono i giocatori più celebri osservati da Boscarato e segnalati al Torino in tenera età: «Vittorio Parigini – interviene Boscarato, agente Fifa dal 2011, venne segnalato da Filippo Muscolo, allora direttore sportivo del Carmagnola che mi diede la possibilità di vederlo e di farlo approdare al Torino. Moise Kean, invece, fu segnalato da suo cugino, Stefan Soah, classe 1993 che ha giocato anche al Fossano in Eccellenza. L’ho osservato in un torneo ad Asti e ho subito chiamato Silvano Benedetti. Simone Edera, invece, l’ho visto per la prima volta da piccolo un sabato pomeriggio sui campetti dell’oratorio salesiano Valdocco di Torino».
Boscarato ai granata ha segnalato anche un giovane Modric, regista del Real Madrid: «L’imbeccata di Modric arrivò da Ecio Krimastic, il mio intermediario in Croazia. Così io e Luigi Bodi, mio collaboratore di allora, lo abbiamo segnalato a due società, ma fu scartato per il fisico». Tra gli osservati illustri di Boscarato ci sono anche Alessandro Gregori di Carmagnola, che gioca nell’Under 18 del Torino, Emmanuel Gyasi ora allo Spezia in Serie A, Dennis Stojkovic, classe 2002 attualmente al Partizan Belgrado e Alessandro Lombardi, classe 2000 del Cagliari, oltre all’ex Pavarolo Federico Gatti della Pro Patria ed al chierese Umberto Bandirola.

Il procuratore santenese, inoltre, ha curato anche gli interessi di Hans Nicolussi Caviglia, talento classe 2000 della Juventus in prestito al Perugia che è attualmente assistito da Tullio Tinti, e di Daniel Boloca, centrocampista nella scorsa stagione in serie D col Fossano e attualmente al Frosinone in serie B. Tra gli assistiti di Boscarato, che attualmente collabora con l’avvocato civilista e agente Fifa Roberto Castelli, in rampa di lancio ci sono gli attaccanti Vittorio De Paolis, classe 2001 della Pro Settimo & Eureka, e Davide Tollardo, 2003 del Chieri.
Boscarato racconta anche un aneddoto legato a Vinicius Junior, stella del Real Madrid, in evidenza recentemente in Champions League contro l’Atalanta.

«Questo ragazzino – spiega Boscarato – l’ho proposto ad un’agenzia di Rio de Janeiro in Brasile con la quale dovevamo collaborare. La stessa mi aveva dato l’incarico di chiedere al Crotone se era ancora interessata a un altro Vinicius, ma prima di proporlo andai a vederlo su Internet e mentre faccio la ricerca ho notato un certo Vinicius Junior proponendolo all’agenzia di Rio di cui faceva parte l’italiano Giancarlo Milocchi.

Dopo due mesi uscì la notizia dell’interessamento del Manchester City e Barcellona (25 milioni di euro). Dopo un mese da loro anche la Juventus più o meno la stessa cifra. Per farla breve la spuntò il Real Madrid per 40 milioni di euro. In questo momento sono felice da una parte e arrabbiato dall’altra. Ancora una volta ho la conferma di aver visto giusto, ma è nuovamente una vittoria di “Pirro”».
Corrado Cagliero