LOMBRIASCO – Alessandro Marra, da tre anni e mezzo consigliere di minoranza e capogruppo in rappresentanza della lista “Insieme per Lombriasco”, ha riportato a tutto tondo pensieri che riguardano l’attuale macchina amministrativa di Lombriasco.
Con uno sguardo, seppur in tempi di Covid, già rivolto alle prossime Amministrative, in programma nel 2022. L’analisi ha inoltre delineato un Marra non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano. Caratteristiche che il quarantatreenne praticante avvocato (laurea in Giurisprudenza dallo scorso ottobre) sta mettendo al servizio del paese.
Malgrado il tragico ictus, il coma celebrale e un percorso riabilitativo vinti con ostinazione e tenacia, la voglia di togliersi ancora soddisfazioni.
«In tutta onestà non posso che parlare dell’amministrazione comunale in modo positivo. – sentenzia Marra – Sicuramente ci sarà qualcuno che avrà di che lamentarsi, purtroppo fa parte del sistema. Si dovrebbe però fare un piccolo sforzo e capire che, anche in una piccola realtà come Lombriasco, accontentare tutti è impossibile. Dal lato amministrativo è necessario fare delle scelte, le migliori possibili per il bene comune e compatibilmente con le risorse di cui si dispone. È uno sforzo che credo gli attuali amministratori stiano cercando di compiere al meglio, in primis con la presenza costante sul territorio, tramite i volontari e la nostra sezione di Protezione Civile».
Sulla sua possibilità di ricandidarsi sindaco, dopo il primo tentativo fallito nel 2017 e a un anno dal termine del mandato del primo cittadino Antonio Sibona: «Probabilmente è ancora presto parlarne, almeno da parte mia. Sono tuttavia abbastanza sicuro che ci sia già chi mette in atto macchinazioni in merito. Fare il sindaco comporta certamente la necessità di dedicare tempo, energie e competenze. Reputo che coprire una carica solo per la “gloria” e poi svolgere in modo pessimo il compito per cui si viene eletti non sia certamente uno dei miei obiettivi. Da poco affacciato a questo mondo, quello che ho potuto apprendere è che svolgere appieno l’incarico attribuito sia un impegno, innanzitutto con se stessi, guardandosi in primis allo specchio e non venendo meno anche a un secondo impegno: quello del rispetto della fiducia di chi ha scelto di apporre un segno sul tuo nome in cabina elettorale. Se mi ricandiderò, lo farò soltanto perché avrò la tranquillità di poter assolvere ai miei compiti senza deludere gli eventuali elettori e me stesso».

Gli obiettivi legati anche alla sua sfera extrapolitica: «Raggiungere la naturale conseguenza alla mia laurea in Giurisprudenza: il conseguimento del titolo di avvocato. In condizioni normali, cioè in assenza di pandemie, svolto il dovuto praticantato avrò la possibilità di iniziare il percorso per l’abilitazione nel 2022. Solitamente si parte con lo scritto, previsto il prossimo dicembre. Dopo l’esito dei voti a giugno, se idoneo, vi saranno gli orali a settembre. Sto dedicando la sera ed i weekend allo studio serrato, perché in settimana sono impegnato col praticantato presso uno studio legale a Casalgrasso.
In più sto seguendo un paio di progetti piuttosto ambiziosi, uno certamente legato al futuro del paese, ma è ancora ad un livello poco più che embrionale. Questo potrebbe dare potenzialmente una svolta importante per tutto il paese, ma ne saprete di più se e quando presenterò il mio prossimo programma elettorale».
Un giudizio su Anna Maria Ottaviano, l’ altra esponente di minoranza e sulla maggioranza, con cui ultimamente parrebbe essere nata una fattiva collaborazione.
«Con la Ottaviano non ho mai approfondito conoscenze, né rapporti di amicizia. Da quando sono in Consiglio, inoltre, non esiste il dialogo. Al contrario, con l’attuale amministrazione, con programmi elettorali che non erano molto diversi dai miei, si è da subito instaurato un buon rapporto, con un clima di collaborazione ed inclusione. Ci si è infatti trovati spesso a discutere di progetti o interventi da effettuarsi nell’area del nostro paese. Pur non avendo nessun peso nei lavori di Giunta, in quanto consigliere di minoranza, questa inclusione è stata piacevole sicuramente dal punto di vista umano, nonché costruttiva per quel che concerne un eventuale futuro nell’amministrazione comunale».