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Attività in presenza a giorni alterni per le classi del biennio e del triennio, dad, ma anche tempo di iscrizioni e orientamento per i nuovi studenti in vista del prossimo anno scolastico 2021-22 dell’Istituto superiore Baldessano–Roccati di Carmagnola. Abbiamo tracciato un bilancio con la dirigente Maria Enrica Cavallari.

Sulle nuove iscrizioni all’anno scolastico successivo, in convivenza ancora con il periodo Covid: «Nel rispetto di una capienza massima di 300 alunni, avremo proprio 300 nuove iscrizioni, spalmate complessivamente su tutti gli indirizzi – spiega la preside –. Dai dati emersi confermiamo il trend degli anni passati. Nelle precedenti tornate infatti raccoglievamo 289 e 296 alunni. Temevo lo svolgimento delle procedure, dato il periodo che non ci permetteva di incontrarci in maniera diretta con le famiglie e di non raggiungerle con la descrizione dell’offerta formativa, invece ci siamo riusciti. Abbiamo tuttavia programmato con successo degli appuntamenti on line tramite la piattaforma Meet e video esplicativi dei vari corsi».

«L’ impennata sostanziale delle iscrizioni si è registrata a gennaio, quando in un frangente i genitori hanno invece voluto visitare di persona l’edificio e le varie sedi su appuntamento. Il tutto per poter meglio interagire con i responsabili dell’orientamento, gli studenti e gli insegnanti. Il contatto interpersonale rimane ovviamente fondamentale sia per la didattica, sia nelle relazioni umane con le famiglie». Questi, nel dettaglio, i numeri delle iscrizioni suddivisi per indirizzi: liceo classico 23 studenti, liceo scientifico tradizionale 40, liceo scientifico delle scienze applicate 69, istituto tecnico finanza e marketing 33, istituto tecnico per il turismo 29, istituto professionale commerciale 19, istituto professionale socio-sanitario 19, istituto professionale agrario 41, tecnico-agrario 27.

«In base alle indicazioni concordate con l’ufficio scolastico regionale, abbiamo adottato un’alternanza biennio–triennio per la presenza fisica a scuola – prosegue Cavallari – perché dal punto di vista didattico è più funzionale. Di fatto gli studenti in 15 giorni riescono a vedere tutti i docenti. Il confronto reciproco, i dubbi e i chiarimenti sono molto più diretti in classe, rispetto a casa, dove con i sistemi digitali a volte si riscontrano problemi».

La dirigente ha infine sollevato una questione importante sul settore trasporto, in quella da considerarsi un vero e proprio “braccio di ferro” con le agenzie  e un conseguente “rimpallo di responsabilità”: «Nonostante abbia indicato alle ditte il numero esatto degli studenti nei  diversi orari di uscita, queste non si sono adeguate, mantenendo le corse precedenti e addirittura non inserendone alcune segnalate come urgenti (come nel caso del mercoledì pomeriggio), mettendo in seria difficoltà gli studenti sprovvisti del mezzo in determinati momenti di fine lezioni».  

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