Dai documentari per il programma di Rai 3 “Kilimangiaro”, alle produzioni distribuite per Amazon Prime”. Insieme a lui un villastellonese e un saluzzese
S. BERNARDO DI CARMAGNOLA – VILLASTELLONE – Per gli appassionati di documentari e non solo, Borgo San Bernardo vanta un trentunenne filmmaker specializzato nell’arte del montaggio di prodotti distribuiti in Italia e all’estero, per la tv (Raitre) e per le piattaforme digitali (come Amazon Prime).
Si chiama Massimiliano Manzo ed è laureato in Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di comunicazione presso il Politecnico di Torino. Insieme al villastellonese Ludovico De Maistre (addetto alle riprese) e al saluzzese Emiliano Frediani (tecnico audio) forma un trio di tutto rispetto.
Un’unione, la “ Travel Media House” che porta in dote diverse qualità: quelle di padroneggiare una videocamera o i più recenti smartphone, con messe a fuoco, suoni e montaggi di pregio.
Il mestiere di Manzo ha già coinvolto svariati soggetti di produzione e ha trattato diversi temi di attualità: dal femminicidio al bullismo, passando per il fenomeno dei profughi. “Mondi” utilizzati per film e documentari, questi ultimi apprezzati all’interno del programma televisivo come “Kilimangiaro” su Raitre.
I tre ragazzi, indissolubilmente legati a livello professionale, hanno formato una scuola per aspiranti videomaker, la “Travel Film School” che, nel giro di un paio d’anni, ha decuplicato il numero di iscritti interessati al progetto: da 2mila a 20mila. La scuola è precisamente una piattaforma di corsi online a livello nazionale che insegna a diventare filmmaker e documentaristi di viaggio. Nel concreto sta raccogliendo ampi consensi e soddisfazione fra i partecipanti.
Così gli esordi lavorativi di Manzo, che si ispira alle produzioni del celebre regista tedesco Werner Herzog: «Ho iniziato ad occuparmi di video e di documentari nel 2012. Poco prima della laurea universitaria, ho avuto modo di lavorare come assistente di produzione per il documentario “SmoKings”, un film sullo scontro legale tra la fabbrica di sigarette Yesmoke e Philip Morris. Nel 2016 è iniziata invece la mia collaborazione con Ludovico De Maistre. Esperienza che mi ha permesso di viaggiare per il mondo e filmare attimi unici di quotidianità in paesi come Nepal, Tibet, Senegal e Sri Lanka».

Con De Maistre e la Travel Media House sono seguiti altri progetti: «“Etiopia in Tuk Tuk”, un lungometraggio di 90 minuti che racconta un viaggio in Ape Piaggio, attraverso l’Etiopia. Inizialmente quel film fu realizzato quasi per gioco. Ricevette addirittura il primo premio all’ Hollywood International Independent Film Festival. Oggi io e Ludovico lavoriamo insieme quotidianamente nella Travel Media House, società di produzione video con sede a Torino, specializzata in documentari, dove io mi occupo principalmente della post produzione (montaggio e il color grading, cioè la regolazione dei colori).
Gli altri nostri lavori? “Iceland – you think you’re alone”, un breve documentario realizzato interamente con uno smartphone e che racconta dell’invasione turistica in atto in Islanda, poi per la famosa società di distribuzione Amazon Prime Video “We Need Lungs”, un film che abbiamo girato qualche estate fa sulla storia di Sebastiano Arlotta, un ultrarunner italiano che ha attraversato i Pirenei di corsa: 900 km in 10 giorni. Il film è visibile a livello nazionale e internazionale sulla piattaforma on demand. Parallelamente ho cercato anche di portare avanti la mia passione per il cinema e per il video all’interno del territorio locale, nella provincia a cui sono parecchio affezionato.
Nel 2019 insieme alla compagnia teatrale Fric Filo di Carignano abbiamo realizzato un cortometraggio dal titolo “Dark Violet” (che tratta il femminicidio). L’anno dopo, sempre coi teatranti carignanesi, prima della pandemia è uscito “Un giorno qualsiasi”, inerente il tema bullismo nelle scuole. Un progetto realizzato con un budget nullo, autoprodotto con ottimi risultati e ora anche su Amazon Prime.
Ultimo lavoro molto prestigioso il documentario dal titolo “Beeing with refugees”, sui profughi siriani in Libano e Giordania, sempre visibile su Amazon Prime, con la voce narrante del famoso attore Francesco Pannofino».
Il rapporto con la trasmissione domenicale di Rai 3 Kilimangiaro: «A differenza degli anni scorsi, causa pandemia, non abbiamo potuto realizzare documentari per il mondo, ma pensato ad una produzione dal titolo “Videomakers”, che racchiude una serie di filmati di tanti videomakers sparsi nei continenti. Il contenitore sta avendo un ottimo successo. Il futuro della nostra professione in tempi di pandemia? Dare risalto al materiale video tratto da archivi storici per esempio o lanciare altri validi videomakers che hanno avuto meno fortune rispetto alle nostre. Poi un mio desiderio: realizzare un prossimo documentario su un personaggio influente nella società».