L’arte è una pratica dallo spirito nobile. Lo sa bene la carmagnolese Rosalia Mancuso, classe 1965, che confessa scherzosamente di essere “nata con la matita in mano”.
Sin da bambina Rosalia si dedica, infatti, alla pittura e al disegno e, da autodidatta, ne impara i segreti più nascosti. Sebbene la vita le abbia fatto prendere una strada diversa, Rosalia trova sempre il tempo da dedicare a questa sua passione, che le restituisce molte soddisfazioni.
Da quattro anni, oltre alla lavorazione della pasta di porcellana fredda (che produce lei stessa), ha scoperto il quilling, una tecnica che consiste nell’arrotolare, modellare e incollare insieme sottili strisce di carta (filigrana) per dare vita a vere e proprie creazioni. Come traccia di partenza utilizza disegni stampati, scelti tra i tanti presenti in Internet.
Rosalia si scopre artista per la prima volta
«Ho scoperto la mia vena artistica da giovanissima – racconta -. Mia madre mi rimproverava sempre quando anziché provvedere alle faccende domestiche, mi dedicavo al disegno. Eppure non potevo farne a meno: l’ispirazione era troppo forte da contenere. Crescendo poi ho fatto pratica, diventando un’artista a tutti gli effetti, anche se solo per passatempo».
Rosalia però rivela di non avere mai studiato o frequentato alcun corso. Tutto ciò che conosce e sa fare è il frutto di suoi personali approfondimenti. «Negli anni, ho sperimentato varie tecniche di diversa complessità, come il disegno, la pittura, la modellazione e decorazione della porcellana – spiega -. Ma non ho mai avuto l’occasione di prendere lezioni per nessuna di queste. I miei strumenti didattici spaziano dalle letture ai tutorial sul web. Nonostante ciò, non mi sento da meno degli altri; anzi, la mia voglia di migliorare è costante e la mia curiosità non ha limiti».
Il quilling: un’arte che pochi conoscono
Il quilling paper è una tecnica praticata soprattutto all’estero. Qui, in Italia, sono ancora in pochi a conoscerla. Rosalia rientra tra questi: «Il quilling è un’arte che richiede precisione. L’ho scoperta per caso, nel 2017, navigando sul Web, e mi ha subito catturata. Al momento, è la tecnica su cui mi concentro maggiormente, perché mi gratifica e rilassa al tempo stesso. Modellare la filigrana è un’opera minuziosa e per arrivare alla realizzazione del disegno finito ci vuole il suo tempo. In ogni caso, tutto dipende dal soggetto che vado a comporre, dalla quantità di dettagli e rifiniture da fare, dalle sfumature del disegno stesso e così via…Inoltre, accanto al disegno inquadrato, realizzo orecchini, fermacapelli e calamite. Queste ultime in porcellana fredda».

Attenta a ogni singolo dettaglio, Rosalia si definisce una perfezionista. «Sono una persona molto puntigliosa e rifinisco il disegno o l’opera in sé fino a quando non mi soddisfatta del tutto. A volte mi capita di dedicarmici anche fino a tarda notte. Ma, come succede in genere per tutte le passioni, lo faccio con piacere».
Le mostre, il premio “Leonardo”, l’accoglienza di Rosalia nel gruppo Donne in Città di Carmagnola
«Negli ultimi quattro anni ho realizzato molti quadri con la tecnica del quilling, la maggior parte su commissione – dettaglia Rosalia-. La mia prima opera è stata una Natività, che ho esposto nel 2017, in occasione della Mostra dei Presepi di Carmagnola nella Chiesa di San Filippo».

Da lì a poco, Rosalia intraprende un nuovo cammino fatto di consapevolezze e complimenti inaspettati. A marzo del 2018, viene invitata a entrare nel gruppo spontaneo Donne in Città. Gruppo in cui è tuttora, che le permette di farsi conoscere e apprezzare a Carmagnola ed esporre i suoi lavori in alcune collettive, organizzate sempre a livello locale.
Nel 2019, partecipa alla decima edizione del ‘Premio Leonardo’ a Savigliano, ottenendo il 1° premio al Concorso Nazionale di pittura e fotografia, con il suo disegno “Donna” realizzato in carta di filigrana modellata.

Poi è arrivato il Coronavirus e la positività alla malattia, contratta a marzo del 2020, quando ancora si sapeva poco di come affrontarla. Un calvario durato oltre 60 giorni, con il ricovero al San Lorenzo di Carmagnola, quindi all’ospedale militare di Torino.
Malgrado ciò Rosalia non ha mai mollato, facendo forza sull’amore per la famiglia, per la figlia Alessia e il marito Rocco, e sulla scrittura. Oggi Rosalia è un’artista matura: sa cosa vuole fare e soprattutto sa come farlo al meglio delle sue possibilità. Ma soprattutto è una donna nuova e il suo vissuto è diventato parte di un libro di prossima pubblicazione.
Ovviamente l’arte resta il suo primo amore. Un legame senza tempo, un’ancora di salvezza. La sua storia a lieto fine. E che bella storia.