Il Dpcm dello scorso novembre chiudeva, a tempo indeterminato, i musei e le mostre di tutta Italia. La normativa più recente, invece, ne prevede la riapertura, ma solo in zona gialla e unicamente nei feriali (dal lunedì al venerdì).
Nessun danno grave per i musei civici di Carmagnola, che in genere aprono da aprile a ottobre, ad eccezione del Museo di Scienze Naturali che rimane visitabile tutto l’anno.
Come per i periodi di bassa affluenza o chiusura, i musei carmagnolesi però non si sono mai fermati. Al contrario, sono rimasti operativi tramutandosi in centri di ricerca; hanno preparato nuovi allestimenti e/o rinnovato quelli vecchi. Negli ultimi mesi poi hanno saputo riorganizzarsi al meglio e sfruttare il “periodo di stop” per rimodernarsi.
Abbiamo parlato con i curatori. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Museo di Scienze Naturali
“L’apertura al pubblico è solo una delle tante attività che si svolgono nel museo – svela Giovanni Delmastro, curatore del Museo di Scienze Naturali –; l’attività di ricerca, controllo e conservazione dei materiali è continua”. Delmastro si occupa in particolare di pesci e fauna acquatica: “Gli esemplari delle collezioni, essendo naturalmente deperibili, hanno bisogno di cura costante”.
Interessanti i progetti cui il Museo sarà sottoposto. “Il Museo parteciperà a un bando per l’ammodernamento delle vetrine espositive – dettaglia il curatore – mentre il sito web verrà presto rinnovato grazie ad un progetto comunale“.
Delmastro spera infine in un ampliamento del personale: oltre a lui, sono Giovanni Boano e Gianfranco Curletti ad occuparsi del museo, in qualità di volontari.
Museo Tipografico Rondani ed Ecomuseo della Canapa
Brigitta Zunino, responsabile dell’Associazione MuseInsieme, che gestisce entrambi i poli museali (Ecomuseo della Canapa e Museo Tipografico Rondani), spiega: “I musei nei mesi invernali non sarebbero comunque stati aperti al pubblico, quindi i provvedimenti hanno influito soltanto sulle visite didattiche” . E continua: “Vedendo la situazione, a noi non è andata così male. Abbiamo potuto portare avanti i nostri progetti senza grossi problemi”.
Il Museo Tipografico Rondani nell’anno corrente festeggerà due ricorrenze di fondamentale importanza: i cento anni dalla sua apertura e i duecento dalla stampa del “Proclama” di Santorre di Santarosa, avvenuta nel marzo 1821.
L’Ecomuseo della Canapa, invece, grazie ai 22.500€ di un recente progetto approvato dal Comune, è in fase di completo riallestimento per sviluppare le opportunità di fruizione digitale e sarà inaugurato ad aprile. Nell’occasione è stata anche lanciata dal Comune una ricerca di materiali e attrezzature antiche per arricchire l’esposizione.. Per informazioni: 011-9724238; email musei@comune.carmagnola.to.it.
Museo Civico Navale
“È stato un anno di rivoluzioni positive”. Inizia così Massimo Alfano, presidente del Museo Civico Navale di Carmagnola, che è stato oggetto di una completa riorganizzazione interna, ancora in fase di ultimazione. “Una bella impresa, frutto di un’intesa immediata con il direttore Dario Bilotti e dell’aiuto prezioso dei volontari dell’Anmi (Associazione nazionale marinai d’Italia) che non si sono arresi di fronte ai pesanti cimeli di marina”.
Inoltre, nelle scorse due settimane la promessa fatta dall’assessore Cammarata e dal sindaco Gaveglio di ristrutturare completamente l’esterno del museo è stata mantenuta; il museo ora è “un piccolo gioiello”.
E non è tutto. Alfano racconta: “Stiamo lavorando per portare il museo anche sul web. Con amici e appassionati racconteremo storie di marina, in pillole, sulla pagina Facebook e su Youtube”.
Grandi boccate di aria fresca per il Museo Navale che si proietta nel futuro: “I musei devono essere capaci di porsi in maniera innovativa e non come semplici scatole – conclude il presidente –, cercando nuove vie per comunicare con le persone. Un cimelio antico non dice granché, almeno finché qualcuno non ci svela la sua storia”.
Dunque per i poli museali la chiusura è stata un’occasione di pianificazione strategica per il futuro. Quando nei prossimi mesi ci sarà la possibilità di tornare a godere di questi spazi e delle loro collezioni non mancheranno le sorprese. I musei nel frattempo scaldano i motori.
Francesca Correggia