CASALGRASSO – In tempo di Covid, un’altra significativa perdita ha segnato tristemente la settimana in paese. Si tratta di Giovanni “Vanni” Ronco, venuto a mancare all’età di 86 anni, lo scorso 18 novembre in ospedale a Savigliano, dopo il trasporto d’urgenza dalla propria abitazione, a causa di un malore.
I funerali si sono svolti il 20 novembre 2020 in sicurezza, nella mattinata, presso la parrocchia di San Giovanni Battista a Casalgrasso. Ronco, da 4 anni vedovo, era un personaggio molto noto in paese per la sua carriera imprenditoriale iniziata nel 1974 con la Fratelli Ronco spa, rilevando gli spazi della Rbr (in precedenza, dal 1960 al 1974, ditta Orteco).
Tale realtà aziendale ha prodotto e commercializzato sino al 2010 costruzioni in acciaio destinate al mondo dell’edilizia. La F.lli Ronco in quei tempi fu un vero e proprio riferimento nel settore, offrendo anche materiale edile in ferro e metallico, nonchè vari elementi di supporto. Ne conseguì una folta varietà di strutture: da impianti sportivi e industriali, a edifici commerciali, sino alle infrastrutture di vario genere.
«Si è dimostrato sempre in famiglia e alla comunità un uomo sorridente e affettuoso, una bravissima persona. Mio papà amava la vita di campagna. Dal 1982 inoltre, iniziò a vendere pioppi, poi coltivava anche il granoturco. In lui vi era l’esuberanza: praticava tanti sport, dallo sci nautico, al surf, dalle escursioni in montagna sia a piedi, che con la sua moto da trail»: lo ricorda così il figlio 57enne Roberto.

In occasione del funerale i cari amici, che hanno anche ricordato Vanni, hanno raccolto un’offerta di 400 euro da devolvere interamente in aiuto dell’ospedale keniota di Matiri e del Cottolengo Hospital di Chaaria, dove opera l’ex compaesano Fratel Beppe Gaido che, proprio lo stesso periodo, tra l’altro, ha perso la cara mamma Rosalba Musso, storica ex panettiera di Casalgrasso (i cui funerali sono stati lo stesso giorno di Ronco, ma nel pomeriggio).
Ecco le loro parole: «Era una sana abitudine ritrovarci con Vanni per affrontare ogni martedì e giovedì, in genere da aprile a novembre, delle lunghe escursioni a piedi in montagna tra Piemonte e Liguria. Percorrevamo inoltre in auto tanti chilometri lungo le ex strade militari. Ne avremo transitati all’incirca 2000. Qualche giorno dopo l’alluvione del Tanaro, avvenuta recentemente a inizio ottobre, avevamo invece raggiunto le sorgenti del Redentore per vederne i danni. Un altro ricordo è il compleanno di Giovanni, festeggiato nella casa di montagna in Val Varaita lo scorso 6 giugno, con una costinata per i suoi 86 anni». Un altro pezzo di storia casalgrassese che se ne va, ma col ricordo sempre vivo in tutta la cittadinanza.