La Giunta Comunale di Carmagnola ha approvato, nella seduta di inizio agosto, un nuovo stanziamento di 30.000 euro per il rilievo del DNA canino.
Lo stanziamento servirà per completare entro l’anno (2020) la realizzazione della banca genetica canina, un’iniziativa stipulata nel 2019 tra il Comune di Carmagnola e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
“Con il DNA di Fido, io mi fido”: come funziona il progetto
Il progetto “Con il DNA di Fido, io mi fido!”, voluto fortemente dall’assessore Massimiliano Pampaloni, è partito nel 2018 quando la Giunta Comunale ha deciso di disincentivare la brutta abitudine dell’abbandono delle deiezioni canine ambientali sul territorio di Carmagnola.
Durante il 2019 ha poi avuto diverse disavventure e spostamenti di tempistiche e “si è arrestato da febbraio a luglio 2020 – ha dichiarato l’assessore Pampaloni – in quanto l’istituto Zooprofilattico del Piemonte si è completamente dedicato ai tamponi Covid 19, rendendo necessaria la sospensione delle analisi canine.
A oggi sono circa 2.500 i tamponi che abbiamo eseguito sulla popolazione canina carmagnolese. Ne seguiranno altri 1.500, per completare l’opera di mappatura”.
Una decisione questa che ha già generato la reazione delle opposizioni carmagnolesi. Infatti il consigliere del Partito Democratico Paolo Sibona ha dichiarato che: “L’operazione della raccolta del DNA canino non ci ha mai convinto. Ci sono aspetti finanziari che sono stati gestiti in modo avventato. Prendiamo atto delle ultime scelte e ci riserviamo di approfondire tutta la questione”.
Oltre alla suddetta decisione, la Giunta Comunale ha stanziato a marzo quasi 134.000 euro (100.000 euro per il 2020 e 33.643 per il 2021) per i “servizi di accalappiamento, canile sanitario e canile rifugio comunale ed altri di tutela della salute e del benessere animale”. Il servizio è stato affidato alla cooperativa carmagnolese “Solidarietà Quattro”.