Riceviamo e pubblichiamo una riflessione dell’Associazione Interculturale Karmadonne e dell’Associazione Giorgina Devalle – UDI Carmagnola inerente al crimine di femminicidio che ha toccato la Città di Carmagnola lo scorso 17 luglio.
Il crimine del femminicidio è sempre in aumento: 38 donne sono state uccise nel nostro Paese dall’inizio dell’anno, 3 in meno di 24 ore, da compagni o mariti che si sono poi suicidati.
Una di queste vittime era una nostra concittadina: Eufrosina, 68 anni, è stata uccisa all’alba di venerdì 17 luglio 2020 nella sua casa da un uomo di 71 anni non convivente, con cui aveva una relazione. Rientrato nella sua casa a Bagnolo, dopo aver avvisato suo figlio del crimine compiuto, l’uomo si è suicidato.
Noi donne impegnate da anni contro la violenza di genere e a sostegno delle donne che la subiscono, siamo inorridite per tanta ferocia e chiediamo a tutti gli organi di informazione di essere attenti e corretti nel dare la notizia dei fatti, senza cadere nella disinformazione e semplificazione che descrive spesso questi crimini come tragedie famigliari, motivandoli con il disagio e le difficoltà personali.
Nulla può giustificare la furia assassina di chi pensa di poter disporre della vita di una donna con cui è entrato in relazione o con cui ha vissuto, così come di quella dei figli, come nel caso di un altro terribile fatto accaduto pochi giorni fa.
La violenza contro le donne è figlia di mentalità e culture arcaiche che non devono più trovare spazio nel nostro tempo e nelle nostre società: tutti si devono sentire in dovere di condannare e far modificare i comportamenti di chi non conosce altro strumento che la violenza, esercitata quasi sempre a danno della parte più debole.
Le nostre Associazioni sono impegnate da anni sul territorio con i loro spazi di ascolto e la loro esperienza, in raccordo con i coordinamenti contro la violenza a livello provinciale e regionale, per far sempre più rete con tutti i soggetti pubblici e privati che devono agire per il cambiamento, iniziando dall’educazione ai sentimenti, al rispetto delle differenze e alla non discriminazione tra le persone, di ogni età, cultura e genere.
E se per operare efficacemente nella prevenzione della violenza è determinante lavorare in rete, spetta alle Istituzioni coinvolgere e sostenere tutte le Associazioni e i gruppi di donne impegnate nel lavoro per le pari opportunità, i diritti e la valorizzazione delle competenze delle donne.