La tangenziale di Carmagnola non rientra nelle priorità della Regione Piemonte. Questa in sostanza la sintesi che riguarda gli interventi proposti dalle province per il nuovo piano investimenti sulla viabilità piemontese.
Insieme a tutte le categorie produttive, la Regione Piemonte venerdì 3 luglio 2020, nella Sala della Trasparenza del palazzo di piazza Castello a Torino, ha sottoscritto un documento unitario, intitolato “Il Piemonte non può restare indietro”.
Il documento è stato presentato dal presidente Cirio insieme al vicepresidente Fabio Carosso e agli assessori Marco Gabusi (Trasporti e Infrastrutture), Andrea Tronzano (Attività produttive), Maurizio Marrone (Semplificazione) e Matteo Marnati (Ambiente).
Chiara la richiesta della Regione al Governo: avere regole e poteri speciali su Tav, opere di accompagnamento, Asti-Cuneo e Pedemontana e accelerare i tempi per la nomina dei rispettivi commissari straordinari.
In allegato al documento anche un dettagliato elenco degli altri interventi prioritari per il territorio piemontese e proposti dalle province per il nuovo piano di investimenti sulla viabilità.
Interventi dai quali risulta esclusa, al momento, la tangenziale di Carmagnola, la cui realizzazione, dopo i proclami del mese di febbraio e la riunione nella sede di corso Inghilterra della Città metropolitana, sembrava ormai cosa certa: la progettazione in stato avanzato, i soldi trovati.
Ma tutte queste rassicurazioni, compresa la presenza ad inizio anno del Presidente Cirio a Carmagnola, accompagnato dall’assessore ai trasporti Gabusi, non sono servite a molto.
A oggi, infatti, la tangenziale di Carmagnola resta ancora un miraggio. Ulteriori sviluppi seguiranno mercoledì 8 luglio quando si terrà una nuova riunione tra Città metropolitana e assessore regionale ai trasporti. Chissà se allora ci si ricorderà della tangenziale di Carmagnola e se dalle parole si passerà ai fatti.