Lunedì 29 giugno è avvenuta la presentazione pubblica dei dati della campagna #CheAriaTira2020 ad opera del Circolo Legambiente il Platano APS, in collaborazione con il Comitato Torino Respira, il Comitato Salsasio Vivibile, l’Associazione Pro Natura Carmagnola e l’Associazione TraMe.
I dati presentati riguardano i campionamenti avvenuti nelle città di Carmagnola e Carignano grazie alle provette acquistate dai cittadini, esposte nel mese di febbraio. I cittadini che hanno aderito hanno posizionato il campionatore nelle date indicate e lo hanno riconsegnato dopo un mese. I campionatori sono poi successivamente stati inviati al laboratorio per le analisi.
Ad esporre i dati Matteo Bo, cittadino carmagnolese, post-doc in ingegneria dell’ambiente al Politecnico di Torino. Nel corso dell’incontro (attualmente visibile sulla Pagina Facebook del Circolo di Legambiente) Matteo ha spiegato come i tecnici abbiano stimato il valore annuo di concentrazione degli NO2 (ossidi di azoto) sulla base dei dati raccolti durante il campionamento in modo da poter confrontare i risultati con le soglie di sicurezza indicate dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo quanto esposto dall’esperto, nella maggior parte dei siti campionati è stata stimata una concentrazione annua di ossidi di azoto superiore ai 20 microgrammi al metro cubo, soglia al di sopra della quale si possono verificare effetti negativi sulla salute, non solo in relazione alle vie respiratorie. Bo ha inoltre sottolineato la scientificità dei dati: “L’accuratezza delle misure effettuate è stata calcolata confrontando i risultati dei campionatori passivi installati presso le centraline ARPA con i risultati delle centraline stesse (valori certificati della rete regionale di monitoraggio)”.
La situazione a Carmagnola
Sul territorio di Carmagnola sono state distribuite 105 provette. Si tratta del primo Comune per densità di provette in rapporto a superficie e numero di abitanti, maggiore addirittura a Torino. Le provette sono state posizionate presso scuole, abitazioni e uffici, arterie di accesso alla città, aree industriali, oratori, stazione ferroviaria e in prossimità della centralina ARPA di Carmagnola (Primo Maggio). 38 provette sono state acquistate dalle associazioni del territorio (Legambiente il Platano, ProNatura, TraMe) per la copertura di scuole, frazioni e punti di interesse non coperte dall’acquisto da parte dei cittadini. A Carmagnola i dati con i valori più alti in assoluto si sono registrati in Via Torino nei pressi di Piazza Bella e in Via Fratelli Vercelli. Dati rilevanti si sono riscontrati anche nelle vie principali del Centro storico. La cartina completa dei dati è consultabile al link: https://www.torinorespira.it/cheariatira-risultati-2020/
La situazione a Carignano
A Carignano, invece, sono state distribuite 23 provette, toccando punti sensibili quali scuole e arterie di accesso alla città. In tal caso, i punti più critici si sono riscontrati nel centro, in prossimità della piazza centrale.


In entrambe le città risulta evidente come l’allontanamento dalle sorgenti di emissione riduca il carico di inquinamento. Si tratta di dati rilevanti, così come sottolineato nel corso del dibattito intercorso in seguito alla presentazione, che forniscono una fotografia molto dettagliata del fenomeno relativo alla concentrazione degli ossidi di azoto e che saranno certamente condivisi con le Amministrazioni.