Nuovo capitolo nell’intricata vicenda che vede coinvolto il partito di Fratelli d’Italia a Carmagnola, infatti Mario Scaglione non ci sta e ricorre alla commissione nazionale di garanzia di Fratelli d’Italia.
La vicenda è ormai nota. Il primo giugno scorso il segretario provinciale Fabrizio Bertot e l’onorevole Augusta Montaruli annunciavano il passaggio dell’assessore Alessandro Cammarata in Fratelli d’Italia e con lui tre consiglieri comunali. Una scelta fatta senza consultare il gruppo storico, composto da 16 tesserati, che da anni rappresentava il partito a Carmagnola, tra loro Mario Scaglione membro dell’assemblea nazionale e Alessandro Salamone, candidato alle ultime regionali per FdI e secondo escluso della lista. Inoltre in quell’occasione proprio Bertot nominava l’ex assessore Bartolo Collo “fiduciario” del partito in attesa del nuovo segretario.
Un vero e proprio blitz che aveva scontentato tutti. Infatti anche Forza Italia aveva visto il suo segretario cittadino, Alessandro Cammarata e i tre consiglieri eletti proprio nella lista del cavaliere “abbandonare” il gruppo e confluire nel nuovo schieramento.

Scaglione e il gruppo “storico” del partito di Giorgia Meloni hanno fatto ricorso al garante del partito per “Violazione dello statuto e l’effettiva presenza sul territorio di un circolo cittadino che non è stato coinvolto in questa decisione. La nomina del fiduciario non è stato preceduto dal necessario parere del coordinamento provinciale e quindi la nomina deve ritenersi nulla”.
Una vera e propria spaccatura nel centrodestra carmagnolese che avrà grosse ripercussioni anche sul candidato sindaco per il 2021. Infatti il gruppo storico di Fratelli d’Italia chiede le primarie per individuare il nuovo candidato. Non si pronuncia la Lega, anche se molti militanti si auspicano che si svolgano.

Una proposta che è al vaglio di Forza Italia alle prese con l’elezione del nuovo segretario cittadino Diego Quaterni ma che trova consensi nel gruppo politico civico F.E.N.I.C.E., che nel 2016 aveva presentato un suo candidato sindaco, Luciana Meli: “Per ricucire il centrodestra – ci dice la Meli – le primarie potrebbero essere un valido strumento anche per con confronto politico serio e poter valutare insieme i bisogni dei cittadini carmagnolesi”.