Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere comunale di centrosinistra Paolo Sibona in risposta alle questioni politiche recentemente sollevate dall’assessore Alessandro Cammarata
Conosco l’assessore Cammarata da vari anni: non ci siamo mai piaciuti, ma finora ci eravamo sempre rispettati. Anche lui è stato in passato consigliere comunale di minoranza, ruolo che ha esercitato sempre con piglio combattivo e senza risparmiare critiche e affondi all’amministrazione, quando lo ha ritenuto opportuno. Ora evidentemente il potere gli ha dato un po’ alla testa, se il legittimo diritto di opinione che lui da oppositore ha sempre esercitato con estrema libertà, diventa “spargere veleni contro chi lavora seriamente”.
Io mi sono limitato a commentare gli avvenimenti politici, e non mi sono stupito quando il Corriere ha chiesto la mia opinione, perché il giorno prima aveva pubblicato una lunga pagina in cui c’erano i commenti di tutta la maggioranza. Di solito si usa così, nei paesi liberi i giornali chiedono un commento anche all’opposizione.
Mi rammarico che l’assessore si sia risentito per la mia definizione di “mossa del cavallo”, in quanto perfino il dizionario Zanichelli riporta il significato figurato dell’espressione: “iniziativa abile e inattesa, che permette di liberarsi da un impedimento o di uscire da una situazione critica”, quindi in qualche modo l’immagine è persino lusinghiera. Rimane il fatto che il cavallo degli scacchi si muove “scavalcando” gli altri pezzi, e capisco che questa parte della metafora ha colto nel segno. Adesso, ad esempio, ha già dichiarato che secondo lui Gaveglio sarà ricandidata: un modo per iniziare a mettere di nuovo gli alleati di fronte al fatto compiuto. Penso anche che le mie considerazioni non fossero poi così inefficaci, se il pur indaffaratissimo assessore ha trovato il tempo di lusingarmi con una sua risposta. E ha sentito il bisogno di buttarla in caciara, in modo poco cavalleresco.
Io non so di quali informazioni confidenziali disponga Cammarata sull’attività della DIA, per dire che una lista (una lista, ovvero 15 persone tutte incensurate e mai accusate di alcunché) sia stata “attenzionata”. Io sono grato agli investigatori dell’Antimafia per il loro lavoro eroico, e so che saperli “attenti” è garanzia di tutela per tutti noi cittadini onesti. So anche che, se c’è stata “attenzione”, non risulta che sia stato preso alcun provvedimento. Segno che le indagini (se ci sono state, e io da cittadino non posso saperlo come è giusto e normale che sia!) non hanno trovato alcun motivo di addebito. Cammarata però insinua un dubbio. Scrive che a un incontro pubblico nel 2016, “se non ricorda male”, sono entrate in sala alcune persone che circa tre anni dopo saranno poi arrestate per fatti che non c’entrano nulla né con la politica né con la campagna elettorale. Per poi concludere prudenzialmente “Ovviamente nulla da eccepire sull’onestà del suddetto Sibona”. Lo ringrazio per questa patente di onestà, del tutto superflua perché nessuno mi ha mai accusato o semplicemente sospettato di nulla. Mi spiace che persone oneste, in modo del tutto immeritato, si vedano sbattute sui giornali con insinuazioni gratuite ed infondate solo perché un avversario politico non ha gradito un mio commento. Se è iniziata la campagna elettorale, mi auguro per tutti voi che non continui così.