CARMAGNOLA – Trovano una certa forma sostanziale, in attesa della loro ufficializzazione, i provvedimenti che riguardano la destinazione e le modalità di assegnazione dei 100mila euro stanziati dall’amministrazione comunale in seguito all’emergenza Covid 19.
L’esito dei due appuntamenti che ha denotato collaborazione fra amministrazione di maggioranza e relative minoranze (il primo tenutosi il 22, il secondo il 29 aprile – entrambi in videoconferenza e della durata di due mezza ciascuna – nel rispetto delle disposizioni governative a tutela della salute) ha portato a un preciso riscontro. «Si è deciso che lo stanziamento di 100mila euro, reso immediatamente disponibile rispetto ad altri Comuni, grazie a una variazione apportata al bilancio del Consiglio di febbraio, sia impiegabile e spendibile per venire incontro a tutte le attività professionali di commercio, artigianato e industria – spiega l’assessore alle Attività produttive Gianluigi Surra – Vorremmo quindi venir loro incontro, andando a fare uno storno, uno sconto sulla Tari per i mesi in cui sono rimasti chiusi. La prima suddivisione delle attività cui effettuare tale storno riguarda quindi le sole attività rimaste chiuse. In numeri, le utenze non domestiche in Città sono 1324. Da una prima analisi dei codici Ateco, che regolano le aperture e le chiusure delle attività, abbiamo calcolato che sono 800 le attività che dovrebbero essere state chiuse. Non sarà verosimilmente possibile stornare 800 attività con 100mila euro e perciò abbiamo valutato di mettere dei “paletti” e fare delle opportune distinzioni. La prima idea è di applicare uno sconto sulla Tari destinata alle varie attività produttive. Le strade percorribili per assegnare lo sgravio potrebbero essere due: la prima di applicare direttamente la detrazione in fattura, dipende però dal sistema gestionale del CCS (Consorzio Chierese per i Servizi) che emette la fatturazione. La seconda, invece, che le fatture vengano emesse senza lo sgravio. I soggetti interessati presentano domanda autocertificando la sospensione dell’attività nel periodo Covid 19 e il Comune accredita lo sgravio».
Prosegue Surra:« Vorremmo anche dedicare il nostro sostegno alle famiglie in difficoltà colpite dall’emergenza, come l’esempio di nuclei familiari in affitto o in particolari situazioni economiche, se ne contano in tutto 600. L’aiuto arriverà attraverso i canali consueti del Comune, del Consorzio Cisa 31 e della Caritas. Da parte di alcuni consiglieri è emersa anche la proposta di intervenire a favore delle associazioni del terzo settore. L’amministrazione si riserva di approfondire e valutare anche questa proposta. Infine è emersa ancora l’indicazione di valutare la riduzione della Tosap per le attività commerciali».