Situazione in lieve miglioramento a Carmagnola. Dall’inizio della pandemia, la curva dei contagi da covid-19 è salita fino a sfiorare i 260 positivi circa. Da una settimana però il totale giornaliero delle persone positive al virus è tornato a scendere, nonostante Carmagnola resti tra le città in provincia con il maggior numero di casi registrati, quarta solo dopo Torino (3323 positivi), Moncalieri (266 positivi) e Rivoli (251 positivi).

“A oggi, 231 sono le persone positive, di cui 185 residenti carmagnolesi – spiega il sindaco -. Oltre 300 (351 al 6 maggio) restano le persone in quarantena. Mentre, i decessi sono 38 e i guariti 75 (sempre al 6 maggio). Cresce lievemente il numero di tamponi somministrati che è di 1294 circa”. Così spiega il sindaco Ivana Gaveglio, riferendo quanto indicato dalla piattaforma regionale.
In merito al numero di persone che sono state e/o sono ancora ricoverate in terapia intensiva: “Non è un dato che ricevo. Preciso che, non essendo presente la terapia intensiva a Carmagnola, molti pazienti sono stati ricoverati anche al di fuori dell’Aslto5. Attualmente, nel presidio di Carmagnola vi sono 42 posti nelle aree COVID-19”.
Ma i numeri sono in costante aggiornamento e la fine della pandemia sembra ancora lontana. “Carmagnola ha pagato un prezzo amaro, per le persone decedute, la malattia, le lunghe quarantene, il blocco di molte attività – prosegue-. La sola lettura dei numeri non può raccontare tutto questo, né esprimere il desiderio che i positivi e le quarantene scendano il più velocemente possibile”.
Infine, il sindaco sottolinea quanto sia importante continuare a rispettare le misure di sicurezza e il distanziamento sociale.
“Il nostro comportamento sarà fondamentale perché la situazione migliori. Sui luoghi di lavoro dove sono definiti o si stanno definendo dei protocolli per assicurare le condizioni adeguate per la ripresa delle attività, nei luoghi pubblici dove abbiamo ricevuto regole di comportamento individuale da rispettare.
Ciascuno deve essere, adesso più che mai, responsabile delle proprie azioni e non deve sottovalutare le conseguenze di comportamenti non consentiti, per sé e per gli altri”.