Un trenino di legno, dipinto di bianco, e un carico di ciclamini rossi in una bella giornata di sole. Così è stata inaugurata ieri, 9 novembre, la mostra per i 40 anni dell’Asilo Nido Comunale Sebastiano Craveri di Carmagnola, nel Salone Fieristico di Piazza Italia, alla presenza di insegnanti, educatrici, della Società Filarmonica e dell’Amministrazione Comunale.
“La nostra storia ha inizio il 2 dicembre 1974 – spiegano le maestre Anna, Francesca e Simonetta -. A quel tempo eravamo un gruppo di nove ragazze, impaurite e spaesate. Ma la paura ha lasciato presto il posto alla gioia, al vociare dei bambini, alla nostra passione e all’unicità di ciascuna, rendendo colorato l’ambiente, morbido l’angolo delle coccole, stimolanti le aree di gioco, accoglienti e confortevoli l’ingresso e la permanenza al suo interno”.
E ancora oggi, come allora, l’asilo continua a non subire il peso degli anni, ad accogliere a braccia aperte i bambini e permettere loro di crescere in un’atmosfera serena e costruttiva, grazie all’eccellente lavoro e alla bravura delle maestre. “Privilegiando la specificità di ogni relazione, facendo emergere le peculiarità e le potenzialità individuali, abbiamo sempre cercato di vedere i reali bisogni di tutti con grande umanità, di essere attente, aperte e flessibili a ogni più piccolo cambiamento per poter migliorare nella quotidianità la nostra figura professionale”.
Relazione, coinvolgimento, attenzione all’altro, soprattutto a chi è più in difficoltà: il nido Craveri è aperto al territorio e si avvale della collaborazione di tanti. Quei tanti che hanno, tra le altre cose, collaborato alla realizzazione della mostra per il quarantennale: “Abbiamo voluto allestire una mostra fotografica per raccontare e ricordare la nostra storia, racchiudendo nella stessa cornice sia le persone sia gli spazi; per disegnare un unico quadro che ci rappresenti tutti e meglio acquisire le conoscenze per plasmare il nostro presente, preparare il nostro futuro e proseguire in un cammino che rispetti i diritti dei bambini e delle bambine”.
Accanto alla mostra, una serie di laboratori creativi, per trascorrere momenti sereni e autentici in compagnia, e di incontri con personaggi che hanno fatto la storia del nido, amministratori, formatori, educatrici di ieri e di domani. Mentre sospesa resta, nella memoria dei presenti, come un augurio, una frase di Bruno Munari (“Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire e la voglia di comunicare”) e sul biglietto di auguri il logo di Coco Cano con sopra rappresentati una madre e il suo bambino e un grande cuore sullo sfondo: è il cuore dell’asilo, il cuore di Sebastiano Craveri che dal cielo ringrazia e amabilmente sorride.